Conto trading non dichiarato, cosa si rischia e come regolarizzarlo

Simo Ilmari Dodero
April 22nd, 2024

Come ogni attività finanziaria, il trading online è soggetto a normative e regolamentazioni, tra cui l'obbligo di dichiarare le entrate di denaro, il monitoraggio fiscale e il pagamento delle imposte sui redditi e l'Imposta sulle Attività Finanziarie Estere (IVAFE). Quindi si può avere un conto di trading non dichiarato? Devo eseguire una dichiarazione di un conto trading estero?

Come trader che opera sui mercati da ormai più di 10 anni e che da alcuni svolge ruolo di divulgatore in ambito di trading online, mi sono ritrovato spesso a dover dare indicazioni in merito. Per chi sta iniziando, personalmente suggerisco di usare il broker eToro ( apri un conto gratis da qui ) in quanto è molto semplice recuperare i documenti fiscali necessari.

Leggi le info: https://www.etoro.com/it/customer-service/tax-report-italy/

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Vediamo insieme alcuni dettagli importanti e partiamo dalla corretta gestione del conto di trading.

Come gestire correttamente un conto trading

Per gestire correttamente un conto trading e evitare problemi fiscali, gli investitori possono seguire alcuni consigli pratici:

  1. Documentazione Accurata: Mantenere documenti accurati di tutte le transazioni, inclusi estratti conto, conferme di negoziazione e dichiarazioni fiscali.

  2. Aggiornamento Normativo: Essere al corrente delle normative fiscali in continua evoluzione per garantire la conformità.

  3. Consultazione Professionale: Consultare regolarmente un professionista fiscale per ricevere consulenza personalizzata in base alle proprie circostanze finanziarie.

  4. Utilizzo di Broker Affidabili: Scegliere broker e piattaforme di trading affidabili che forniscono documentazione fiscale chiara e completa.

  5. Formazione Continua: Mantenersi informati sulle leggi fiscali e partecipare a formazioni continue per comprendere meglio le implicazioni fiscali del trading.

Leggi la mia guida sulle piattaforme di trading regolamentate.

Cos'è un conto trading non dichiarato?

Un conto trading non dichiarato è un conto di cui un individuo o un investitore non fornisce adeguatamente le informazioni richieste dalle autorità fiscali riguardo al proprio conto di trading e alle attività di investimento. Questa omissione può riguardare diversi aspetti, tra cui la mancata dichiarazione dei guadagni ottenuti dal trading, la sottostima del valore del portafoglio o la mancanza di segnalazione di transazioni finanziarie rilevanti.

In Italia, il problema diffuso del conto deposito titoli non dichiarato comporta rischi significativi per gli investitori online. Spesso, gli investitori trascurano l'obbligo di dichiarare i guadagni realizzati attraverso il trading online, mettendo a rischio la propria reputazione finanziaria e potenzialmente incorrendo in sanzioni e multe. Tuttavia, esiste una soluzione per coloro che hanno commesso l'errore di non dichiarare il conto in passato: il ravvedimento operoso.

Perché è importante dichiarare il conto di trading

Dichiarare correttamente il conto di trading è un'obbligazione legale fondamentale. Ci sono diverse ragioni per cui è importante adempiere a questo obbligo:

  1. Rispetto delle normative fiscali: Dichiarare il conto di trading consente di rispettare le normative fiscali vigenti in Italia. È fondamentale assolvere gli obblighi legati al monitoraggio fiscale delle attività finanziarie detenute all'estero.

  2. Evitare sanzioni e multe: La mancata dichiarazione del conto di trading può comportare sanzioni e multe da parte dell'Agenzia delle Entrate. Queste sanzioni possono variare da una sanzione fissa di €250 per infedele dichiarazione a una sanzione dal 120% al 240% delle imposte dovute maggiorate di ⅓. È importante notare che l'omessa dichiarazione può anche comportare una proroga di un anno del termine di prescrizione.

  3. Mantenere la reputazione finanziaria: Dichiarare correttamente il conto di trading contribuisce a mantenere una reputazione finanziaria solida. Evitare l'etichetta di evasore fiscale può essere un vantaggio significativo nel contesto finanziario.

Quali sono le conseguenze del non dichiarare un conto trading?

Le conseguenze di un conto di trading non dichiarato possono essere gravi e possono comportare problemi legali e finanziari. Le principali conseguenze includono:

  1. Sanzioni fiscali: Come menzionato in precedenza, l'Agenzia delle Entrate può applicare sanzioni e multe per l'omessa dichiarazione del conto di trading. Queste sanzioni possono variare in base alle circostanze specifiche e possono comportare un notevole onere finanziario.

  2. Possibili controlli: Con l'aumento degli accordi internazionali sullo scambio di informazioni, le autorità fiscali hanno accesso ai dati relativi ai conti di trading detenuti all'estero. Ciò significa che esiste la possibilità che vengano effettuati controlli incrociati tra i dati dichiarati dai contribuenti e le informazioni fornite dagli intermediari finanziari esteri.

  3. Rischio reputazionale: Un conto di trading non dichiarato può danneggiare la reputazione finanziaria di un individuo. Essere etichettati come evasori fiscali può influire negativamente sulla fiducia degli investitori, sulle opportunità di business e sulle relazioni con le istituzioni finanziarie.

Accertamenti fiscali sul conto trading non dichiarato

In caso di accertamenti fiscali sul conto trading non dichiarato, l'investitore rischia di affrontare una serie di conseguenze. Gli accertamenti possono essere avviati dalle autorità fiscali per indagare sulle attività finanziarie non dichiarate. Le conseguenze possibili includono:

  • Sanzioni Fiscali Aggravate: Se le omissioni sono ritenute gravi, le sanzioni fiscali possono essere aumentate.

  • Misure Penali: In alcuni casi, la mancata dichiarazione accurata può portare a azioni legali con conseguenze penali.

  • Recupero Forzato: Le autorità fiscali possono adottare misure di recupero forzato per recuperare le imposte non pagate, compresi pignoramenti e sequestri.

Come dichiarare correttamente il conto di trading

Per evitare problemi legali e fiscali, è fondamentale conoscere il procedimento corretto per dichiarare il conto di trading. Di seguito sono riportati i passaggi principali per dichiarare correttamente il conto:

  1. Compilazione del quadro RW: Il quadro RW del Modello Redditi Persone Fisiche deve essere compilato per dichiarare il possesso di un conto di trading estero. Questo quadro è necessario per il monitoraggio fiscale delle attività finanziarie detenute all'estero e per la determinazione e il versamento dell'IVAFE (Imposta sul valore dei prodotti finanziari dei conti correnti e dei libretti di risparmio detenuti all'estero).

  2. Compilazione del quadro RT, RM o RL: A seconda delle operazioni effettuate con il conto di trading estero, potrebbe essere necessario compilare il quadro RT (per i proventi da cessione di partecipazioni qualificate), il quadro RM (per i proventi da cessione di partecipazioni non qualificate) o il quadro RL (per i proventi da redditi di capitale).

  3. Rispetto delle scadenze: È essenziale rispettare le scadenze per la presentazione della dichiarazione dei redditi e l'adempimento degli obblighi fiscali. Assicurarsi di essere informati sulle date di scadenza e di presentare la dichiarazione in tempo.

Leggi anche questo: https://fiscomania.com/trading-online-dichiarazione-redditi/

Regolarizzazione di un conto di trading non dichiarato

Se si è commesso l'errore di non dichiarare correttamente il conto di trading, è possibile regolarizzare la propria posizione attraverso il ravvedimento operoso. Il ravvedimento operoso consente di correggere gli errori o le omissioni nella dichiarazione e di evitare sanzioni più severe.

Per regolarizzare un conto di trading non dichiarato, è consigliabile rivolgersi a professionisti esperti nel campo fiscale che possono fornire assistenza nella presentazione di una dichiarazione corretta e nel pagamento delle imposte dovute.

Puoi vedere anche questo utile video:

Tassazione dei guadagni ottenuti

La tassazione dei guadagni derivanti da un conto trading non dichiarato segue le normative fiscali vigenti nel paese di residenza dell'investitore. In molti paesi, i profitti da attività di trading sono considerati reddito imponibile e devono essere dichiarati nelle dichiarazioni fiscali annuali. La mancata dichiarazione di tali guadagni può portare a conseguenze legali e fiscali.

La tassazione può variare a seconda del tipo di strumenti finanziari negoziati, della durata delle detenzioni e delle normative specifiche del paese. È fondamentale comprendere appieno le regole fiscali per evitare sanzioni e problemi con le autorità fiscali.

Modalità di ravvedimento

Se un investitore si rende conto di aver omesso la dichiarazione del proprio conto trading, molte giurisdizioni offrono modalità di ravvedimento volontario. Questo processo consente agli investitori di correggere le omissioni senza subire sanzioni e multe pesanti. Di solito, implica la presentazione di dichiarazioni corrette e l'eventuale pagamento delle imposte dovute con gli interessi.

È consigliabile consultare un professionista fiscale durante questo processo per garantire che la regolarizzazione avvenga in conformità con le normative fiscali vigenti.

Link: https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/web/guest/modelli-e-istruzioni-redditi-pf-2022

Conclusioni

In conclusione, un conto di trading estero non dichiarato può comportare rischi significativi per gli investitori online. È fondamentale conoscere e adempiere agli obblighi fiscali per evitare sanzioni, multe e problemi legali. La regolarizzazione del conto non dichiarato attraverso il ravvedimento operoso può consentire di correggere gli errori e di minimizzare i rischi associati all'attività di trading online.

Rispettare le scadenze, compilare correttamente i moduli di dichiarazione e, se necessario, cercare l'assistenza di professionisti esperti possono contribuire a garantire il rispetto delle normative fiscali e a mantenere una reputazione finanziaria solida. Investire tempo ed energie per comprendere e adempiere ai propri obblighi fiscali può offrire tranquillità e sicurezza nel mondo del trading online.

FAQ

Chi fa trading deve dichiarare?

Risposta: Sì, chi svolge attività di trading è tenuto a dichiarare i guadagni ottenuti. Tali redditi rientrano nella categoria dei redditi finanziari e devono essere indicati nel quadro RM del modello Redditi PF. È importante mantenere la documentazione per eventuali verifiche fiscali.

https://www.reddit.com/r/ItaliaPersonalFinance/comments/r6gviz/trading_online_in_regime_dichiarativo/

Quando va dichiarato un conto trading?

La dichiarazione dei guadagni derivanti da un conto trading deve essere effettuata entro il termine per la presentazione della dichiarazione dei redditi, generalmente fissato al 30 novembre dell'anno successivo a quello di riferimento fiscale.

Che succede se non pago le tasse sul trading?

Se non paghi le tasse sul trading, affronterai sanzioni fiscali. La legge prevede una multa di 250 € per la mancata dichiarazione dei redditi, oltre ad una sanzione aggiuntiva del 30% sulle tasse evase o non dichiarate, esponendoti a rischi legali e finanziari seri.

https://it.quora.com/Cosa-succede-se-non-pago-le-tasse-sul-trading

Chi fa trading deve pagare le tasse?

Chi fa trading in Italia è soggetto al pagamento delle tasse. I guadagni da trading sono considerati redditi di capitale e sono tassati al 26%. Esistono alcune eccezioni, come per i titoli di stato in white list che possono avere un regime fiscale differente. È importante consultare un consulente fiscale per una gestione ottimale delle proprie tasse da trading.

Simo Ilmari Dodero Esperto di trading e Analista dei mercati

LinkedIn

Esperto di analisi tecnica, price action e algoritmi quantitativi applicati al trading online sui mercati finanziari. Si è sempre interessato alla finanza, dedicando gli studi all'analisi grafica e anche all'analisi fondamentale dei mercati finanziari. Esperto nell'utilizzo di Metatrader 4 su cui ha tenuto webinar e corsi per trader principianti e intermedi.

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