Alcuni acquirenti asiatici di petrolio hanno intenzione di chiedere più greggio all'Arabia Saudita, anche dopo che il maggiore esportatore mondiale ha aumentato i prezzi più del previsto per la regione.
Almeno due raffinerie intendono chiedere maggiori volumi di carico per il mese di luglio, secondo quanto riferito da funzionari dell'azienda che hanno chiesto di non essere identificati. Si prevede che in tutta l'Asia, la maggior parte dei clienti a lungo termine dell'Arabia Saudita prenderà l'intera fornitura prevista dal contratto, dato che i profitti della raffinazione sono aumentati, hanno detto i commercianti. Anche i barili provenienti da altre regioni come gli Stati Uniti e l'Africa occidentale sono più costosi, hanno aggiunto.
Acquisto di greggio Saudita
Il greggio saudita sarà particolarmente apprezzato dai raffinatori asiatici in nazioni come il Giappone e la Corea del Sud, che hanno evitato il petrolio russo dopo l'invasione dell'Ucraina. Tuttavia, l'India e la Cina sono ancora acquirenti volenterosi e alcune raffinerie cinesi accetteranno anche flussi iraniani e venezuelani. I raffinatori presenteranno le richieste per i volumi di luglio all'Arabia Saudita entro lunedì, e saranno informati delle loro assegnazioni entro la fine della settimana.
I margini di cracking del carburante in Asia sono saliti grazie al miglioramento della domanda
Si prevede che la domanda asiatica di petrolio, si rafforzerà grazie alla cauta uscita della Cina dalle prolungate restrizioni virali che ne hanno frenato il consumo. Gli acquirenti europei si rivolgono anche al Medio Oriente per ottenere ulteriori barili, evitando il greggio russo, intensificando la concorrenza proprio mentre l'allargamento di uno spread chiave, rende il petrolio degli Stati Uniti e del Mare del Nord più costoso per i consumatori asiatici.
Secondo i commercianti, le offerte per il greggio West Texas Intermediate Midland degli Stati Uniti per l'arrivo in Asia a settembre, sono superiori di circa 4 dollari al barile rispetto al Murban di qualità analoga proveniente da Abu Dhabi. La Cina potrebbe anche prendere in considerazione una maggiore quantità di petrolio proveniente dal Golfo Persico, perché i barili provenienti dall'Africa occidentale sono più costosi.
Romano Sabbatini
CTO e Giornalista finanziario
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Laureato in Giornalismo alla Lumsa di Roma ha lavorato occupandosi di politica e spettacoli. Si occupa di attualità, con la voglia di arrivare a tutti cogliendo la notizia più importante in modo da poterla presentare al pubblico.