Buone notizie in arrivo per le compagnie telefoniche?

Romano Sabbatini
February 13th, 2023

Le compagnie telefoniche e di telefonia via cavo in Europa si lamentano da anni di un'eccessiva regolamentazione, di un calo dei ricavi, di un mercato sovraffollato e di aziende tecnologiche scroccone.

Ma all'improvviso il loro tono è più ottimista.

Un drastico cambiamento a Bruxelles è iniziato l'anno scorso ed è destinato a prendere slancio questo mese, creando potenzialmente una serie di politiche a lungo agognate dalle aziende di telecomunicazioni.

L'anno scorso i più alti funzionari dell'Unione Europea hanno sollevato la possibilità di far sì che i principali operatori di streaming, come Netflix Inc. e YouTube, contribuiscano a pagare le infrastrutture 5G e in fibra. Le società di telecomunicazione hanno spinto per una mossa del genere per oltre un decennio.

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Il braccio esecutivo dell'UE dovrebbe pubblicare questo mese una richiesta di feedback sull'idea, il primo passo verso una proposta formale. Quando di recente una bozza di questa consultazione è stata diffusa a Bruxelles, le telecomunicazioni l'hanno letta con gioia - e le aziende tecnologiche con orrore. L'opinione comune era che l'UE non si chiedesse più se fare qualcosa, ma piuttosto come.

La scorsa settimana c'è stato un altro motivo per festeggiare, almeno per i banchieri che lavorano con aziende come Deutsche Telekom AG e Vodafone Group Plc.

Fusioni internazionali verso un mercato unico

Il commissario Thierry Breton ha dichiarato che l'UE dovrebbe considerare più attentamente le fusioni transfrontaliere, che potrebbero creare "un vero mercato unico delle telecomunicazioni" in Europa. Le telecomunicazioni, ancora una volta, hanno esercitato a lungo pressioni per il consolidamento.

Anche il capo della concorrenza dell'UE, Margrethe Vestager, sostiene l'idea, purché non riduca la concorrenza all'interno di un singolo Paese dell'UE. Non si tratta di una linea del tutto nuova da parte della Vestager, ma nel clima attuale i commenti della Vestager e di Breton sono stati accolti con ancora più entusiasmo dalle telco.

Il loro ottimismo, tuttavia, dovrebbe essere temperato. Le telecomunicazioni si stanno coalizzando intorno all'idea che la Commissione dovrebbe costringere le principali piattaforme di streaming a negoziare e, se queste falliscono al primo colpo, nominare un regolatore che aiuti a mediare le trattative.

Ma i funzionari della Commissione non sono ancora d'accordo su quale direzione debba prendere la proposta. È probabile che l'estate sia la prima occasione per vedere concretizzarsi una proposta vera e propria.

Romano Sabbatini CTO e Giornalista finanziario

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Laureato in Giornalismo alla Lumsa di Roma ha lavorato occupandosi di politica e spettacoli. Si occupa di attualità, con la voglia di arrivare a tutti cogliendo la notizia più importante in modo da poterla presentare al pubblico.

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