I titoli pareggiano la perdita settimanale grazie al rally della riapertura cinese

Romano Sabbatini
November 7th, 2022

I titoli azionari globali hanno ridotto la perdita settimanale grazie all'aumento delle azioni cinesi in seguito ai segnali che le autorità stanno cercando di attenuare l'impatto della politica del Covid-Zero. I Treasury sono rimasti invariati prima dei dati sui salari degli Stati Uniti.

I minatori hanno guidato i guadagni in Europa grazie alla ripresa delle materie prime, mentre anche i titoli del lusso hanno ricevuto una spinta. L'indice di riferimento Hang Seng di Hong Kong ha registrato il più grande balzo settimanale dal 2011 e i futures statunitensi sono avanzati, con i titoli cinesi quotati negli Stati Uniti in rialzo nelle contrattazioni premercato.

Gli investitori sono stati rincuorati dalla notizia che i funzionari statunitensi addetti alla revisione contabile hanno anticipato le ispezioni in loco delle società cinesi e che un sistema che penalizza le compagnie aeree per aver portato nel Paese casi di virus potrebbe essere eliminato.

L'attenzione si sposterà sui dati relativi alle buste paga degli Stati Uniti più tardi, venerdì, per avere indizi sulla forza del mercato del lavoro e sul ritmo di inasprimento della Federal Reserve. Un segmento chiave della curva del Tesoro ha raggiunto giovedì un'inversione estrema che non si vedeva dagli anni '80, un'anomalia che storicamente precede le recessioni economiche.

Condizioni finanziarie più rigide e crescita più lenta per domare l'inflazione

"Da tempo riteniamo che l'unico modo in cui le banche centrali possono domare in modo credibile l'inflazione sia attraverso condizioni finanziarie più rigide e una crescita più lenta", hanno scritto gli analisti di Barclays in una nota. "Il presidente Powell ha chiarito che un eccessivo irrigidimento potrebbe essere un'opzione meno costosa nel lungo periodo rispetto a un'azione troppo limitata. Quindi, allo stato attuale, troviamo poche ragioni per smettere di preoccuparsi di un atterraggio duro".

Gli swap che fanno riferimento alle future riunioni della Federal Reserve indicano un picco atteso del tasso di policy superiore al 5,14% intorno alla metà del 2023. Il dollaro si è indebolito, mentre lo yuan offshore è avanzato.

Altrove, i prezzi europei del gas e dell'energia sono saliti dopo che Electricite de France SA ha lanciato un altro allarme sulla sua problematica flotta nucleare, aumentando la pressione sulle forniture energetiche limitate della regione in questo inverno.

Romano Sabbatini CTO e Giornalista finanziario

LinkedIn

Laureato in Giornalismo alla Lumsa di Roma ha lavorato occupandosi di politica e spettacoli. Si occupa di attualità, con la voglia di arrivare a tutti cogliendo la notizia più importante in modo da poterla presentare al pubblico.

Il 74-89 % dei conti degli investitori al dettaglio subisce perdite monetarie in seguito a negoziazione in CFD. Valuti se comprende il funzionamento dei CFD e se può permettersi di correre questo alto rischio di perdere il Suo denaro