Il petrolio scende di 1 dollaro per l'aumento del COVID cinese e il rafforzamento del dollaro

Romano Sabbatini
November 14th, 2022

I prezzi del petrolio sono scesi lunedì, trascinati al ribasso dal rafforzamento del dollaro statunitense, mentre l'aumento dei casi di coronavirus in Cina ha deluso le speranze di una rapida riapertura dell'economia del maggiore importatore mondiale di greggio.

Petrolio scende.

I futures del Brent erano in calo di $1,01, o dell'1,1%, a $94,98 al barile alle 1030 GMT dopo aver guadagnato l'1,1% venerdì. I futures del greggio WTI sono scesi di $1,11, o dell'1,3%, a $87,85 dopo aver guadagnato il 2,9% venerdì.

"La forza del dollaro americano sembra pesare sul petrolio e sul più ampio complesso delle materie prime questo pomeriggio", ha dichiarato Warren Patterson, responsabile della strategia sulle materie prime presso ING.

"Probabilmente c'è anche un elemento in cui il mercato si è fatto prendere la mano venerdì, in seguito all'allentamento delle misure di quarantena cinesi legate al COVID".

I prezzi delle materie prime sono saliti venerdì dopo che la Commissione nazionale per la salute della Cina ha modificato le misure di prevenzione e controllo della COVID per ridurre i tempi di quarantena per i contatti stretti dei casi e per i viaggiatori in arrivo.

Ma i casi di COVID-19 sono aumentati in Cina durante il fine settimana e lunedì Pechino e altre grandi città hanno registrato infezioni record.

Rafforzamento del dollaro pesa sul petrolio

A pesare sul petrolio è stata anche la forza del dollaro dopo i commenti del governatore della Federal Reserve statunitense Christopher Waller, che domenica ha detto che la Fed potrebbe prendere in considerazione un rallentamento del ritmo degli aumenti dei tassi nella prossima riunione, ma che questo non dovrebbe essere visto come un ammorbidimento del suo impegno a ridurre l'inflazione.

Dollaro di rafforza.

"Questo fa propendere per la narrativa "inflazione appiccicosa o recessione", che è negativa per il petrolio e gli altri mercati del rischio", ha dichiarato Stephen Innes, managing director di SPI Asset Management.

Romano Sabbatini CTO e Giornalista finanziario

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Laureato in Giornalismo alla Lumsa di Roma ha lavorato occupandosi di politica e spettacoli. Si occupa di attualità, con la voglia di arrivare a tutti cogliendo la notizia più importante in modo da poterla presentare al pubblico.

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