La Banca Nazionale Svizzera afferma che la battaglia dell'inflazione non è ancora vinta

Romano Sabbatini
December 15th, 2022

Il presidente della Banca nazionale svizzera Thomas Jordan ha detto che è troppo presto per "dire che la battaglia per l'inflazione è vinta" dopo che la banca centrale ha aumentato nuovamente i tassi di interesse giovedì e ha lasciato intendere che ulteriori aumenti sono ancora possibili.

La BNS ha alzato il tasso di interesse di riferimento di 50 punti base, portandolo all'1%, ed è il terzo rialzo di quest'anno che la banca centrale ha intensificato la sua campagna per frenare l'aumento dei prezzi.

Sebbene l'inflazione si sia stabilizzata al 3% a novembre, rimane elevata per gli standard svizzeri e al di fuori dell'obiettivo di stabilità dei prezzi della BNS, che prevede aumenti annuali dello 0-2%.

"L'inflazione è leggermente diminuita da agosto", ha dichiarato Jordan ai giornalisti. Sebbene questo sviluppo sia positivo, è ancora troppo presto per dare il via libera".

"Non si può escludere che saranno necessari ulteriori aumenti".

Tassi d'interesse mai così alti da 14 anni

L'aumento dei tassi, che giunge mentre anche altre banche centrali inaspriscono la politica, ha portato i tassi di interesse svizzeri al livello più alto dalla crisi finanziaria globale di 14 anni fa.

Jordan ha rifiutato di impegnarsi su un tasso finale che la banca potrebbe raggiungere prima di interrompere gli aumenti.

"Non siamo precisi su un possibile tasso terminale. Andiamo di trimestre in trimestre ... guardando alle nuove previsioni di inflazione", ha detto.

"Se guardate le nostre ultime previsioni pubblicate oggi, vedrete che la parte più lunga delle previsioni sull'inflazione sta leggermente salendo, ed è al 2,1%, il che indica che l'attuale orientamento della politica monetaria non garantisce di per sé la stabilità dei prezzi".

Jordan ha anche detto che la BNS continuerà a vendere valuta estera in futuro "se sarà opportuno", anche se non è stato fissato un obiettivo per la quantità di vendite.

Negli ultimi mesi la BNS ha venduto valuta estera - una mossa che ha sostenuto il franco svizzero, la cui forza ha contribuito a ridurre l'impatto dell'inflazione derivante da importazioni più costose.

Romano Sabbatini CTO e Giornalista finanziario

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Laureato in Giornalismo alla Lumsa di Roma ha lavorato occupandosi di politica e spettacoli. Si occupa di attualità, con la voglia di arrivare a tutti cogliendo la notizia più importante in modo da poterla presentare al pubblico.

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