Mercati: I prezzi di Bitcoin ed Ether si ritirano dopo il guadagno del fine settimana sul segno che l'inflazione statunitense potrebbe attenuarsi

Romano Sabbatini
November 7th, 2022

Sabato, il Bitcoin, la criptovaluta più grande del mondo, è salita ai massimi da sette settimane a 21.446 dollari ma in questi giorni sia il Bitcoin che l'Ether sono scesi nelle contrattazioni di questa mattina in Asia, mentre il mercato delle criptovalute ha ceduto parte dei guadagni realizzati nel fine settimana sulla scia dei dati occupazionali statunitensi di venerdì, che hanno indicato un possibile allentamento dell'inflazione nella più grande economia del mondo.

Il Bitcoin è sceso dell'1,7% a 20.924 dollari nelle 24 ore precedenti le 8 di Hong Kong, mentre l'Ether ha perso il 3,5% a 1.570 dollari, secondo i dati di CoinMarketCap.

Solana è stata la più grande perdente tra le prime 10 criptovalute per capitalizzazione di mercato di CoinMarketCap, escluse le stablecoin, con un calo dell'11% a 32,72 dollari.

Dogecoin ha registrato la seconda perdita più consistente, pari al 7,9% a 0,11 dollari. La memecoin sta vedendo svanire l'interesse degli acquirenti a causa dell'acquisto di Twitter Inc. da parte di Elon Musk per 44 miliardi di dollari, che ha portato a speculazioni sul fatto che Musk, un fan della Dogecoin, avrebbe incorporato la moneta nella piattaforma di social media.

L'alto tasso di disoccupazioni spinge gli investitori su asset rischiosi

I posti di lavoro non agricoli negli Stati Uniti sono cresciuti di 261.000 unità e il tasso di occupazione è salito al 3,7% nel mese di ottobre, secondo i dati pubblicati venerdì dal Dipartimento del Lavoro. Le stime del mercato prevedevano un aumento di 205.000 posti di lavoro e un tasso di disoccupazione del 3,5%.

Gli investitori hanno preso il tasso di disoccupazione più alto del previsto come un incentivo ad acquistare asset di rischio come criptovalute e azioni sul segnale di un possibile raffreddamento dell'economia. L'aumento del tasso di disoccupazione potrebbe allentare la pressione sulla Federal Reserve statunitense affinché continui ad aumentare in modo aggressivo i tassi di interesse per rallentare l'inflazione, che è ai massimi da 40 anni.

Romano Sabbatini CTO e Giornalista finanziario

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Laureato in Giornalismo alla Lumsa di Roma ha lavorato occupandosi di politica e spettacoli. Si occupa di attualità, con la voglia di arrivare a tutti cogliendo la notizia più importante in modo da poterla presentare al pubblico.

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