Eric Sheridan, analista tecnologico di Goldman Sachs, sostiene che Meta non ha altra scelta che spendere miliardi di dollari per costruire il metaverso se vuole controllare il proprio futuro.
"Facendo un passo indietro rispetto alla recente performance del titolo (sia su base annua che nell'after-market), vediamo gli investimenti in piattaforme/infrastrutture da parte di Meta (che sono iniziati a metà del 2020) sia come a) continuare a costruire l'indipendenza da una gamma volatile di risultati derivanti da futuri cambiamenti della piattaforma del sistema operativo mobile; sia come b) allinearsi con uno spostamento strategico verso i video di breve formato e dal grafico sociale al grafico degli interessi", ha scritto Sheridan in una nota ai clienti di giovedì.
Tuttavia, Wall Street continua ad avere da ridire sul mondo digitale creato da Mark Zuckerberg, soprannominato metaverso.
Le azioni di Meta sono crollate del 22% giovedì, mentre il proprietario di Facebook e Instagram continuava a spendere in modo aggressivo per costruire il suo metaverso. La costruzione ha contribuito a far crollare di 1.600 punti base i margini di profitto operativo di Meta nel terzo trimestre.
I dirigenti di Meta hanno segnalato che il ritmo torrido della spesa per la piattaforma virtuale continuerà fino al 2023. La piattaforma di social media ha delineato una crescita delle spese del 13% su base annua per l'anno fiscale 2023, ben al di sopra delle previsioni di mercato del 7%.
Brian Nowak, analista di Morgan Stanley, stima che Meta potrebbe spendere ben 69 miliardi di dollari in investimenti solo nei prossimi due anni per sostenere varie iniziative, tra cui il metaverso.
Nowak vede questi investimenti come un segnale di "maggiore intensità di capitale strutturale richiesto" in futuro, mentre Meta si adegua al panorama dei social media post-IDFA, maggiormente guidato dai video di breve durata.
Anche le prospettive di Meta non sono state molto buone.
La previsione di fatturato per il quarto trimestre di Meta si è attestata tra i 30 e i 32,5 miliardi di dollari, mentre Wall Street si aspettava 32,2 miliardi di dollari.
Romano Sabbatini
CTO e Giornalista finanziario
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Laureato in Giornalismo alla Lumsa di Roma ha lavorato occupandosi di politica e spettacoli. Si occupa di attualità, con la voglia di arrivare a tutti cogliendo la notizia più importante in modo da poterla presentare al pubblico.