Il capo delle statistiche sull'inflazione in Turchia si dimette con l'ultima partenza

Romano Sabbatini
July 21st, 2022

Un funzionario incaricato di compilare le statistiche sull'inflazione in Turchia si è dimesso, l'ultima uscita di scena di un'istituzione che sta affrontando aspre critiche sull'affidabilità dei suoi dati economici.

L'Istituto di statistica turco, ha dichiarato che Cem Bas ha rassegnato le dimissioni da capo del dipartimento delle statistiche sui prezzi per motivi di salute. Furkan Metin, che in precedenza ha supervisionato il dipartimento di trasformazione digitale e progetti dell'agenzia nota come TurkStat, ha sostituito Bas, che rimarrà nello staff con un ruolo di minor profilo.

Inflazione in Turchia sotto i riflettori 

Il cambio di personale si aggiunge a un periodo di tumulti alla TurkStat, il cui presidente è stato sostituito a gennaio a meno di un anno dalla sua nomina. I dati sull'inflazione sono sotto i riflettori in un momento in cui i prezzi al consumo stanno crescendo al ritmo più veloce degli ultimi due decenni, una preoccupazione importante per il governo del presidente Recep Tayyip Erdogan, a poco più di un anno dalle elezioni.

Recentemente i ricercatori hanno espresso preoccupazione per quella che definiscono una divergenza tra le statistiche sui prezzi dell'agenzia e l'aumento del costo della vita percepito dai salariati. Mentre TurkStat ha riportato un'inflazione annuale del 70% ad aprile, ENAGroup, un gruppo indipendente di studiosi che ha messo a punto un indice dei prezzi al consumo alternativo, ha stimato una cifra che arriva al 157%.

Nel frattempo, il governo sta cercando di approvare una legge che impedisca ai ricercatori indipendenti di pubblicare i propri dati senza richiedere l'approvazione di TurkStat, con il rischio di finire in carcere in caso di violazione della legge.

Crescono i prezzi dei beni di prima necessità 

L’inflazione ha anche portato a gravi aumenti dei prezzi in diversi settori, principalmente quello dei trasporti, che risulta essere raddoppiato in un solo anno solare. Settore alimentare e bevande con un valore del 70%, e seguono servizi e ristorazione con circa il 60% di aumento. Nonostante ciò, sono aumentate le esportazioni, del 21% circa, arrivando così a 37 miliardi di dollari, secondo quanto riportato dall’istituto di statistica nazionali TUIK. 

L’inflazione a quanto pare era già presente prima dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Molto probabilmente da quando il partito del presidente Recep Tayyip Erdogan è salito al potere. Quindi non è possibile indicare l’incremento dell’energia come unico responsabile dell’inflazione in atto.

Romano Sabbatini CTO e Giornalista finanziario

LinkedIn

Laureato in Giornalismo alla Lumsa di Roma ha lavorato occupandosi di politica e spettacoli. Si occupa di attualità, con la voglia di arrivare a tutti cogliendo la notizia più importante in modo da poterla presentare al pubblico.

Il 74-89 % dei conti degli investitori al dettaglio subisce perdite monetarie in seguito a negoziazione in CFD. Valuti se comprende il funzionamento dei CFD e se può permettersi di correre questo alto rischio di perdere il Suo denaro