Uno sguardo alla giornata futura dei mercati europei e globali

Il sostegno agli immobiliaristi cinesi, ormai stanchi, ha dato una spinta ai titoli cinesi e asiatici martedì, ma l'inflazione è chiaramente in cima all'agenda degli investitori europei in questa sessione.

I prezzi al consumo tedeschi e spagnoli daranno il tono ai mercati prima della lettura preliminare di mercoledì dell'inflazione della zona euro per novembre.

Anche se i numeri dovrebbero mostrare un leggero raffreddamento rispetto ai livelli record raggiunti in ottobre, potrebbe essere necessario molto di più per convincere la Banca Centrale Europea a rallentare il ritmo dei rialzi dei tassi.

Il Presidente della BCE Christine Lagarde ha avvertito lunedì che l'inflazione dell'eurozona non ha raggiunto il suo picco e rischia di essere ancora più alta di quanto attualmente previsto.

Il presidente della Bundesbank, Joachim Nagel, ha aggiunto che il prossimo anno l'inflazione in Germania si manterrà probabilmente al di sopra del 7%.

Tassi d’interesse, inflazione, recessione

Secondo un sondaggio Reuters condotto tra gestori di fondi e strateghi, il doppio effetto dell'aumento dei tassi e della prospettiva di una recessione è negativo per le azioni europee in vista del prossimo anno.

I mercati monetari prevedono un aumento dei tassi di interesse della BCE di oltre 150 punti base entro la fine di giugno.

Il mese scorso l'inflazione nell'area dell'euro ha raggiunto il livello record del 10,6% su base annua, ma gli economisti intervistati da Reuters si aspettano un calo al 10,4% nella lettura flash che sarà pubblicata mercoledì.

Un fattore di oscillazione potrebbe essere la debolezza dei prezzi del petrolio, dato che le preoccupazioni per i rigidi limiti imposti dalla Cina alla COVID-19 hanno portato i benchmark globali ai livelli più bassi da quasi un anno a questa parte.