IPO: Definizione

Bruna Lucchese
June 9th, 2023

L'IPO, acronimo di Initial Public Offering, indica l'offerta pubblica iniziale di una società. Si verifica quando una società decide di quotarsi in borsa e offre per la prima volta al pubblico la possibilità di acquistare azioni della società stessa. L'IPO rappresenta un momento significativo per l'azienda, in quanto le permette di raccogliere capitale per finanziare la crescita e offre ai potenziali investitori l'opportunità di partecipare alla crescita futura dell'azienda.

Tuttavia, l'IPO può anche comportare rischi per gli investitori, come ad esempio la possibilità di acquistare azioni a un prezzo eccessivo, la volatilità del mercato e la possibile svalutazione delle azioni. Inoltre, l'IPO richiede un'attenta pianificazione e preparazione da parte dell'azienda, in quanto il processo può essere complesso e richiedere un alto livello di trasparenza e divulgazione di informazioni sull'azienda stessa.

Vedi in questo video ancora più nel dettaglio cos'è un'IPO:

Esempi di IPO famose

Un esempio recente di IPO di successo è quella di Airbnb, la piattaforma di prenotazione di alloggi privati, che ha debuttato in borsa a dicembre 2020. L'azienda ha venduto 51,5 milioni di azioni a un prezzo di 68 dollari ciascuna, per un totale di 3,5 miliardi di dollari, raggiungendo una capitalizzazione di mercato di oltre 100 miliardi di dollari. Airbnb ha utilizzato i proventi dell'IPO per finanziare la sua espansione e per ripagare il debito.

Un altro esempio noto di IPO è quella di Uber, la piattaforma di ride-sharing, che ha debuttato in borsa a maggio 2019. L'azienda ha offerto 180 milioni di azioni a un prezzo di 45 dollari ciascuna, per un totale di 8,1 miliardi di dollari. Tuttavia, l'IPO di Uber è stata segnata da un inizio difficile, con un calo del prezzo delle azioni nelle prime settimane di negoziazione.

Un'altra IPO di successo è stata quella di Snap, la società proprietaria di Snapchat, che ha debuttato in borsa a marzo 2017. L'azienda ha venduto 200 milioni di azioni a un prezzo di 17 dollari ciascuna, per un totale di 3,4 miliardi di dollari. Snap ha utilizzato i proventi dell'IPO per finanziare la sua espansione e per sviluppare nuovi prodotti.

Tuttavia, non tutte le IPO hanno avuto successo. Ad esempio, la IPO di WeWork, la società di spazi di lavoro condivisi, è stata annullata nel 2019 a causa di controversie riguardanti la valutazione dell'azienda e la governance. Inoltre, l'IPO di Facebook nel 2012 ha avuto un inizio difficile, con un calo del prezzo delle azioni nelle prime settimane di negoziazione.

FAQ

Quali sono i fattori che determinano il successo di un' IPO?

Il successo di un' IPO dipende da diversi fattori, tra cui la reputazione dell'azienda, la sua storia e le sue prospettive future, il prezzo delle azioni, il momento dell'IPO, il clima economico generale e il livello di interesse degli investitori. Inoltre, la qualità dei servizi di consulenza e di marketing offerti durante il processo di IPO può avere un impatto significativo sul successo dell'offerta pubblica iniziale.

Quali sono le principali differenze tra un' IPO e una quotazione diretta?

Mentre un' IPO prevede la vendita di nuove azioni al pubblico attraverso un intermediario finanziario, una quotazione diretta prevede la quotazione delle azioni già esistenti dell'azienda in borsa senza la vendita di nuove azioni. In una quotazione diretta, l'azienda non raccoglie capitali attraverso l'emissione di nuove azioni, ma offre ai suoi azionisti esistenti la possibilità di vendere le loro azioni sul mercato pubblico.

Quali sono i rischi associati alle IPO?

Gli investimenti in IPO presentano alcuni rischi, come ad esempio il rischio di acquistare azioni a un prezzo troppo elevato, il rischio di subire perdite a causa della volatilità del mercato, il rischio di subire perdite a lungo termine se l'azienda non raggiunge le aspettative degli investitori e il rischio di subire perdite a causa di scandali o controversie legate all'azienda stessa. Inoltre, le IPO possono essere soggette a una valutazione eccessivamente ottimistica dell'azienda e delle sue prospettive future, che potrebbe influenzare negativamente il prezzo delle azioni nel lungo termine.

Bruna Lucchese Analista dei mercati

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Padovana d'origine, coordina le sezioni Fintech e si occupa della finanza alternativa e trasformazione digitale. Ha iniziato l’attività giornalistica 8 anni fa su testate cartacee e web di settore scrivendo di tecnologia, finanza, settore risparmio e real estate. Ora si dedica alla creazione di testi volti ad aiutare il piccolo medio investitore a muoversi sui mercati.

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