Gli investitori restano in attesa di Powell, ancora una volta. L'opinione degli analisti è che dovrà fare il Grinch per impedire ai mercati statunitensi di allentare ulteriormente le condizioni finanziarie. Da quando la Fed ha aumentato di 75 punti base il 2 novembre, i rendimenti decennali sono scesi di 38 punti base, vanificando gran parte del lavoro svolto.
Quindi il messaggio sarà probabilmente: "Aspettate a tagliare i tassi". Il mercato del lavoro è in crisi e l'inflazione del 7,7% non è il 2%. Il tasso terminale dovrà essere più alto di quanto si pensasse per essere sufficientemente restrittivo e per rimanerlo più a lungo.
Se riuscirà ad essere abbastanza falco è un'altra questione, dato che i segnali di una svolta nell'inflazione stanno aumentando.
Dati inflazionistici
Oggi, in Australia, una nuova misura mensile dell'inflazione è salita solo dello 0,2% in ottobre, mentre alcuni analisti avevano previsto un balzo dell'1,0%. Il ritmo annuale è rallentato al 6,9%, dal 7,3%, e suggerisce che il picco è vicino.
Questo fa eco ai dati sull'inflazione di Germania e Spagna, che hanno entrambi sorpreso al ribasso e hanno visto i mercati togliere 10 punti percentuali dal prezzo dei tassi della BCE alla riunione politica di dicembre. Ciò suggerisce che il dato odierno sull'inflazione a livello europeo sarà inferiore alle previsioni del 10,4%, anche se le misure core si dimostreranno più solide.
Romano Sabbatini
CTO e Giornalista finanziario
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Laureato in Giornalismo alla Lumsa di Roma ha lavorato occupandosi di politica e spettacoli. Si occupa di attualità, con la voglia di arrivare a tutti cogliendo la notizia più importante in modo da poterla presentare al pubblico.