Come impostare lo Stop Loss in modo adeguato

Simo Ilmari Dodero
October 3rd, 2023

Impostare lo stop loss è una parte importante di qualsiasi strategia di trading. Ha lo scopo di proteggere il vostro investimento impedendovi di perdere più di quanto abbiate già perso. Lo stop loss viene solitamente impostato a una percentuale predeterminata dell'investimento e viene attivato quando si nota che il prezzo dell'attività scende al di sotto di tale percentuale. Una volta attivato lo stop loss, vi sarà impedito di aggiungere altro denaro all'operazione, fino a quando il prezzo dell'asset non scenderà nuovamente al di sotto dello stop loss.

Ci sono alcune cose da tenere a mente quando si impostano gli stop loss. In primo luogo, assicuratevi che lo stop loss sia sufficientemente alto, in modo da non essere tentati di operare oltre i vostri limiti. In secondo luogo, assicuratevi di essere consapevoli della volatilità del vostro asset: se si tratta di un asset volatile, impostare uno stop loss potrebbe non essere la strategia migliore. Infine, assicuratevi di rivedere regolarmente la vostra strategia di stop loss per verificare che sia ancora efficace. Interrompere un'operazione troppo presto può portare a perdite significative, quindi è importante rimanere disciplinati quando si fa trading.

Iniziamo rispondendo alla seguente domanda:

Cos'è lo Stop Loss?

Tradotto direttamente dall'Inglese significa “Fermare la Perdita”. Una volta impostato è un ordine che esegue in automatico il broker, e serve per evitare che una perdita diventi una perdita ancora più grande o che addirittura si perdi quasi tutto il capitale. È un ordine opzionale ma dal nostro punto di vista va sempre, però sempre impostato ancor prima di aprire l’operazione se è possibile.

È l’opposto del “Take Profit” l’ordine automatico per chiudere l’operazione con profitti.

Il livello del prezzo dello Stop Loss dev'essere studiato ancor prima di aprire il trade quindi bisogna decidere quale perdita siamo disposti ad assumere e di seguito vedremo alcuni metodi per capire dove situarlo.

Lo Stop Loss può essere richiesto dalla piattaforma del broker come un livello del prezzo, una percentuale, un valore in termini economici o come quantità di PIPs o punti.

Alcuni broker lo richiedono come livello del prezzo, altri broker permettono di usare una delle quattro opzioni ed altri mentre scriviamo il livello, dopo aver scritto la quantità di contratti da acquistare o vendere, ci mostrano la quantità economica dello Stop Loss e viceversa se scriviamo la quantità economica ci dicono il livello del prezzo del SL. Attenzione alla quantità percentuale perché molti broker si riferiscono al movimento del prezzo dell'attivo e non del nostro capitale quindi controllare sempre che corrisponda con il livello.

Stop Loss e quantità di contratti vanno a braccetto con la gestione monetaria. Avrete sicuramente sentito o letto che chi fa trading generalmente segue la regola del 2%. Cosa vuol dire? Che per ogni operazione che apriamo non rischiamo più del 2% del nostro capitale disponibile. 

Fare prudenza, non bisogna confondersi con la percentuale che richiede il broker perché in questo caso è vero che la eventuale perdita non supererà il 2% del nostro capitale ma il livello dello SL verrà calcolato in automatico dal broker dipendendo l'importo o quantità di contratti operati ed è preferibile studiare prima il livello dello Stop Loss e poi regolare l’importo investito o la quantità di contratti per far sì che la perdita non superi il 2%.

Leggi cos'è lo Stop Loss.

Ma bisogna rischiare sempre il 2%?

Assolutamente no, dipende dal tipo di trading, da cosa si sta operando e dallo stile di trading, di seguito vediamo subito degli esempi. Comunque meglio rischiare poco invece di troppo. È vero che ognuno di noi ha una predisposizione per il rischio ma se vogliamo che il nostro conto non bruci con poche operazioni è bene seguire determinate regole. La cosa più difficile nel trading è non perdere denaro.

Stop Loss come si calcola

Lo Stop Loss si calcola anche secondo l'operatività del trader.

  • Trading intraday, operazioni che si aprono e si chiudono in giornata generalmente si rischia tra l’1% ed il 2%.

  • Swing trading, operazioni che possono durare un paio di giorni fino a qualche settimana si parte dal 2% per arrivare ad un massimo del 6% approx. Operativa medio e lungo termine 2%-10% fino al 15% massimo approx..

Ma non è tutto, bisogna tener presente il rischio totale del portafoglio e l’esposizione economica totale ossia la leva reale, non il margine richiesto. Il rischio totale dipende ovviamente da quante operazioni si hanno in portafoglio ed è molto personale, l’esposizione economica quando operiamo con margine, ossia con CFD dove non ci viene richiesta la somma totale del titolo ma solo 1:5 o il 20% del valore per esempio o 1:30 nel Forex, il rapporto tra la somma totale del valore reale degli attivi acquistati e venduti presenti nel portafoglio ed il nostro capitale disponibile non dovrebbe superare 10

In poche parole se ho 1.000€ è bene non comprare azioni o valute per più di 10.000€.

Arrivati fin qui, forse un po' di confusione con i numeri, speriamo di no, ma una cosa è certa, lo Stop Loss va usato sempre. È uno strumento messo a disposizione da tutti i broker di trading online regolamentati e seri come quelli che seguono in lista:

  • Deposito Min: 50

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  • Deposito Min: 100

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  • Deposito Min: 20 (con carta)

    Licenza: Cysec 319/17

    Proposte senza commissioni

    Formazione Gratuita

    Il 75% dei conti degli investitori al dettaglio perde denaro quando si scambiano CFD con questo fornitore. Dovreste considerare se capite come funzionano i CFD e se potete permettervi di correre l'alto rischio di perdere il vostro denaro.

Dove mettere lo Stop Loss?

Ci sono diversi metodi per decidere dove collocare lo SL ma in via generale ne abbiamo identificati 4:

  • ad una distanza fissa di PIPs

  • ad un livello di Supporto/Resistenza

  • usando un indicatore tecnico come il Parabolic SAR o una media mobile

  • volatilità (ATR)

Sì è vero anche l’ATR è un indicatore ma è tanto usato che l’abbiamo messo a parte dagli altri indicatori

Stop loss a distanza fissa

A distanza fissa dipenderà ovviamente dalla strategia del trader che decide che ogni operazione, per esempio per chi opera nel mercato Forex, avrà uno Stop Loss di 20 PIPs. A questo punto può decidere se avere una perdita economica fissa quindi userà sempre la stessa quantità di lotti o mini lotti, mentre se decide di rischiare il 2% del capitale dovrà adattare la quantità di contratti ogni qualvolta il capitale cambia, all'aumentare del capitale aumenteranno i lotti da usare. 

Notare che rischiando il 2% del capitale occorrono 50 operazioni di seguito per azzerare il conto, se invece si rischia l’1% ci vorranno 100 SL ininterrotti se lo calcoliamo dal capitale iniziale. Ovviamente bisognerà avere margine per poter continuare ad aprire le operazioni. 

Stop Loss su supporti e resistenze

Livello di supporto/resistenza. Si cercherà nel grafico, secondo lo stile di trading col quale si opera, un livello di S/R e si collocherà lo SL una decina di PIPs o punti al di là di questo livello visto che i supporti e resistenze il più delle volte sono aree di prezzo e non esattamente dei livelli “millimetrici”. Ovviamente anche gli ultimi massimi o minimi relativi del prezzo sono da considerare buoni livelli dove fissare lo Stop Loss.

Stop Loss fissato in base al supporto.

Leggi come usare i supporti e resistenze nel trading.

Stop Loss con indicatori

Usando un indicatore tecnico come la media esponenziale a 55 periodi, la EMA(55) si può utilizzare al momento di aprire un trade come livello dove stabilire lo Stop Loss. Lo Stop Loss può essere dinamico quindi una volta che il trade è in profit si può spostare lo SL seguendo il livello della media mobile o i punti del Parabolic SAR.

Medie Mobili

Vediamo due esempi, Media Mobile Esponenziale a 55 periodi

Stop Loss posizionato secondo la media mobile EMA55 periodi.

Parabolic SAR

Stop Loss impostato usando il Parabolic SAR.

Stop Loss con ATR e la volatilità

Uso della volatilità o ATR che sta per “Average True Range” indica la volatilità dell’asset dicendo di quanti punti o PIPs si è mosso il prezzo negli ultimi “x” periodi, generalmente 14, il valore di default. Per stabilire lo Stop Loss si può leggere il valore dell’ATR ed eventualmente moltiplicarlo per 1,5 o 2 volte.

Stop Loss settato secondo volatilità indicatore ATR14 periodi.

Quando fissiamo lo Stop Loss perché stiamo usando le figure reversal delle candele giapponesi generalmente lo SL lo fisseremo qualche PIP al di là della figura e dipendendo dal Time Frame operativo questo cambierà da pochi PIPs a decine e centinaia di PIPs su periodicità settimanale.

Quando spostare lo Stop Loss?

Lo Stop Loss una volta scelto il livello che consideriamo più corretto non va assolutamente aumentato o aumenteremo la percentuale di perdita se il trade chiudesse in negativo. 

Dipendendo dalla strategia di trading che seguiamo possiamo una volta raggiunti dei profitti pari circa due volte lo SL, spostare lo Stop Loss a livello dell’entrata assicurandoci che se il mercato dovesse dare il giro non avremo perdite.Si può anche chiudere parte dell’operazione quando si raggiungono profitti tangibili e spostare lo SL a livello dell’entrata. Questo spostare lo Stop Loss a livello dell’entrata ha un termine in Inglese, spostare Stop Loss a “Breakeven”, mentre se vogliamo assicurarci dei profitti nel caso in cui il prezzo di il giro, sposteremo, se abbiamo aperto una operazione Long (di compra), lo SL al di sopra del livello d’entrata e questo si traduce in Inglese muovere l’operazione in “Stop Profit”, se l’operazione è Short (vendita) sposteremo lo SL al di sotto dell’entrata.

Molti broker offrono insieme allo Stop Loss l'opzione Trailing Stop, questo fa si che lo SL si ridurrà ogni qual volta il prezzo si muove nella direzione da noi auspicata, ma attenzione, alcuni broker attivano questa opzione solo quando il trade è in Profit, altri chiedono ogni quanti punti muovere lo SL, ed altri broker lo usano come un SL secondario e ci chiederanno a quale distanza metterlo, per questo è bene praticare con i broker in modalità Demo per poter conoscere bene la piattaforma, come funzionano i loro strumenti e con quale ci si trova meglio.

Un'altra opzione che chiedono alcuni broker è se si vuole uno Stop Loss garantito, pagando una piccola quantità di denaro corrispondente a un extra spread. Questa opzione dovrebbe garantire la chiusura del trade al livello prefissato anche nel caso in cui ci si trovi davanti ad una elevata volatilità, fenomeno nel quale a volte gli Stop Loss non vengono rispettati al livello. Altri caso in cui lo Stop Loss potrebbe non essere eseguito al livello impostato è quando si formano dei GAP quindi lo SL viene eseguito al primo livello di prezzo disponibile. Nel caso di Stop Loss garantito domandare al broker se garantisce l'esecuzione dello SL in caso di volatilità elevata e in caso di GAPs.

Conclusioni

Quando il prezzo tocca lo Stop Loss e l’operazione chiude dovremmo essere contenti perché abbiamo evitato che la perdita diventasse qualcosa di più grande ! Ed avremo un’altra occasione per rientrare al mercato. Quante volte abbiamo sentito dire “Ridurre le perdite e lasciar correre i profitti” ? Beh sembra proprio che la maggior parte della gente non faccia così e per questa ragione perde denaro nel mercato. Può sembrar strano ma anche avendo un WIN% (WIN ratio, percentuale di operazioni chiuse in profitto) minore del 50% si può avere un conto profittevole, anche con un WIN del 30%, il tutto sta nel ridurre le perdite ed avere profitti più grandi. Mentre se si ha un WIN% elevato ci si può permettere di avere perdite più elevate.

Questo dipende dal rapporto beneficio/rischio della strategia di trading che utilizziamo ed in via generale è bene mantenere questo rapporto al di sopra di 2:1. Significa che se apriamo una operazione rischiando il 2% del capitale dovremmo chiudere l’operazione solo quando raggiunge un profitto del +4% e al dire la verità visto che si dice di lasciar correre i profitti, arrivati a quel livello di profitto sarebbe opportuno cercare di capire se possiamo cercare un +6%.

Con questi due valori, il Win ratio ed il rapporto Beneficio/Rischio si può calcolare l'aspettativa matematica che ci dice l’importo medio che possiamo guadagnare (o perdere) per ogni operazione.

Simo Ilmari Dodero Trader e Analista dei Mercati

LinkedIn

Esperto di analisi tecnica, price action e algoritmi quantitativi applicati al trading online sui mercati finanziari. Si è sempre interessato alla finanza, dedicando gli studi all'analisi grafica e anche all'analisi fondamentale dei mercati finanziari. Esperto nell'utilizzo di Metatrader 4 su cui ha tenuto webinar e corsi per trader principianti e intermedi.

Il 74-89 % dei conti degli investitori al dettaglio subisce perdite monetarie in seguito a negoziazione in CFD. Valuti se comprende il funzionamento dei CFD e se può permettersi di correre questo alto rischio di perdere il Suo denaro