Come operare con i pattern grafici di prezzo

Simo Ilmari Dodero
October 3rd, 2023

In questo articolo vedremo come operare con i pattern grafici di prezzo, quelle figure che crea il prezzo col passare del tempo, ovviamente non sempre presenti sul grafico che stiamo osservando, ma probabilmente sì presenti su time frames minori o maggiori e se non ce n’è, nessun problema, ci armiamo di pazienza ed aspettiamo. I pattern grafici di prezzo sono molto importanti nel trading. Vediamo come poterli identificare ed operare. Suggeriamo di scaricare questa piattaforma per poter provare quanto spiegheremo.

Possiamo dividere questi pattern grafici di prezzo tra i pattern delle candele giapponesi (dato che grazie ai valori di apertura, alto, basso e chiusura si disegnano le candele giapponesi poi a seconda la loro dimensione e forma creano i famosi candlestick pattern) ed i chart pattern o price pattern, figure che si creano con più candele giapponesi o grafico a barre e creano figure riconoscibili.

I pattern delle candele giapponesi li abbiamo visti, in parte, nella strategia Long Term, dove abbiamo identificato solamente quelli con effetto reversal, di inversione.

I pattern grafici possono essere di inversione e di continuazione, li troviamo in tutti i mercati (Forex, indici, azionari, futures, materie prime, cripto, etc…) e si trovano su diversi time frames o periodicità. 

Prima di continuare ricordiamo che i pattern grafici non hanno la certezza di funzionare al 100%, d’altronde non esiste nessuna strategia con un win/loss ratio del 100% (ossia totale vincite diviso totale perdite). 

È bene ricordarsi che le perdite fanno parte del trading quindi bisogna riflettere bene sul rapporto beneficio/perdita quindi cercare che i guadagni siano superiori alle perdite all’ora di aprire il trade, solo in questo modo il nostro conto sarà profittevole. È vero ci sono casi in cui il rapporto benefici/perdite può essere inferiore ad 1, quindi avere possibili perdite superiori ai benefici, ma in questo caso bisogna avere un win/loss ratio molto elevato.

In questo video puoi avere un riassunto di quanto trattato:

I pattern di prezzo si abbinano perfettamente nel trading con i supporti e le resistenze.

Doppio minimo o triplo minimo

Iniziamo col pattern doppio o triplo minimo, qui vedremo il prezzo arrivare dall’alto e scendere, le candele o barre rimbalzare una prima volta segnando un primo minimo nonché un possibile supporto, poi il prezzo cerca di risalire ma evidentemente la pressione dei venditori è più forte e fa sì che il prezzo torni a scendere senza però riuscire a chiudere al di sotto del livello anteriore quindi rimbalza e torna verso l’alto. Il supporto ormai è stato confermato, potremmo assistere ad un terzo tentativo del prezzo nel scendere ma se rimbalza per la terza volta ci troveremo con molta probabilità davanti a un triplo minimo. A questo punto più persone si renderanno conto della presenza del supporto e dei due o tre rimbalzi, quindi la maggior parte di coloro che stanno vendendo chiuderanno i loro trades molto probabilmente in profitto, i compratori aumenteranno e di conseguenza il prezzo inizierà a risalire.

È bene capire il contesto del grafico del prezzo ed il time frame nel quale stiamo operando, per esempio se siamo su un Up Trend visibile sul giornaliero ed attualmente siamo in fase di ritracciamento e siamo su time frame di H1 o H4 bene le probabilità di accertare la continuazione del trend primario aumentano.

Vediamo ora un esempio pratico di Doppio minimo:

doppio minimo nel tradingPossiamo osservare come il prezzo veniva inizialmente da uno swing rialzista, poi ha iniziato a muoversi quasi in lateralità ed ha creato un primo minimo relativo con un movimento a ribasso, uno swing ribassista, dopodiché si è mosso con un movimento che poteva sembrare riprendere il trend rialzista ma prima di farlo il prezzo è tornato a livello del primo minimo relativo con l’ombra inferiore (lower shadow) di una candela giapponese ha pure superato di poco il livello del primo rimbalzo o meglio ancora il livello del Close, della chiusura della candela che ha creato il primo minimo relativo. Abbiamo citato la chiusura della candela che ha creato il primo minimo relativo perché se il prezzo avesse chiuso al di sotto di quel livello non si sarebbe trattato di un doppio minimo o “double bottom” ed il prezzo con maggior probabilità avrebbe continuato a scendere.

Ora che abbiamo individuato il pattern grafico abbiamo bisogno di una entrata, di una uscita, il Take Profit, dove collocare lo Stop Loss e senza dubbio gestire la quantità di contratti o lotti per una corretta gestione monetaria. L’entrata è il livello più alto che si trova tra i due minimi, lo Stop Loss si mette qualche PIP o punto al di sotto del doppio minimo o triplo minimo e non al livello esatto per evitare che si crei un terzo o quarto rimbalzo e ci chiuda l’operazione in Stop Loss se attivata. Il Target teoricamente va messo alla stessa distanza che c’è tra la neckline, ossia la nostra entrata, ed il livello del doppio minimo, ma questo ci porterebbe ad avere un rapporto beneficio:rischio 1:1 forse anche meno (ossia maggior rischio) se aggiungiamo quei PIPs o punti aggiunti allo Stop Loss, lo spread che paghiamo ed eventuali commissioni (dipende dal broker) o swap (rollover, dipende dal broker e dall’attivo finanziario). La teoria è questa: il target è uguale l’altezza tra il supporto e l’entrata. Ma non abbiamo commentato all’inizio che bisogna aumentare il rapporto beneficio/perdita ? Sì certo, quindi a questo punto abbiamo un secondo Target teorico ossia l’altezza dello swing ribassista che anticipa il doppio minimo riportata sulla linea di entrata conosciuta anche come “neckline”. Vediamo subito una cattura schermo:

target doppio minimo nel tradingEcco che ora abbiamo aumentato notevolmente il rapporto beneficio/rischio con il secondo Target o “Take Profit”. Potremmo chiudere parzialmente l’operazione al raggiungimento del primo Target “TP1”, muovere l’operazione restante a "Breakeven" o “Risk Free”, ossia spostare lo Stop Loss a livello dell’Entry sommando qualche PIP (dipende dal time frame, volatilità etc…) mettendo la seconda parte dell’operazione al sicuro. Di questa maniera se il prezzo dovesse dare il giro, una volta raggiunto TP1, la seconda parte dell’operazione non chiuderà in perdita.

Vediamo altri esempi, giusto per curiosità, su come trovare un possibile secondo o terzo Target, per esempio se avete letto la strategia Fibo swing, abbiamo un primo massimo relativo, un minimo relativo, tracciamo Fibo ritracciamenti tra il massimo ed il minimo ed il Target l’abbiamo al 161,8%, bene ora abbiamo un rapporto beneficio:rischio maggiore di 1:1 (aumentano i benefici), oppure si chiude parte dell’operazione quando si raggiunge il target teorico e si lascia correre finché il prezzo si trova al di sopra del target teorico e di una media mobile come la SMA(20) o una media mobile esponenziale sempre a 20 periodi, vediamo un esempio:

possibile target doppio minimo tradingIn questa cattura appena vista il target del Fibo swing quasi corrisponde con il secondo target teorico, volendo poi si può cercare anche il 261,8% sempre chiudendo parzialmente l’operazione e lasciando correre la parte residua.

Aggiungiamo la media mobile semplice SMA(20) per vedere dove avremmo chiuso l’operazione:

secondo target doppio minimo tradingCon questo abbiamo voluto dimostrare che oltre il target teorico ci sono altri metodi per cercare di migliorare il quoziente beneficio/rischio, per esempio se si ha un livello di resistenza è molto probabile che il prezzo lo raggiunga e via dicendo.

Prima di continuare con altri pattern vediamo un altro esempio che migliora parecchio il rapporto beneficio:rischiosu tutti i pattern, ma che non avviene sempre, ossia aspettare che il prezzo crei un pullback a livello dell’entrata, ossia una volta superato il livello di entrata aspettare che il prezzo torni al livello di entrata,  quindi lo Stop Loss si colloca al di sotto (o al di sopra, a seconda se entriamo Long o short) del pullback ed il Target rimane quello teorico visto il buon rapporto beneficio/rischio.

pullback doppio minimo dopo breakoutpullback dopo breakout doppio minimo tradingSe riduciamo il time frame per esempio scendendo su H4 possiamo osservare meglio il pullback:

pullback dopo breakout doppio minimo tradingÈ bene capire che non sempre avviene il Pullback sulla neckline quindi si rischia di perdere l’entrata, ma se avviene, la divisione tra beneficio/rischio aumenta notevolmente in quanto lo Stop Loss si imposta verso i minimi del pullback. I benefici aumentano perché con una corretta gestione monetaria, la quantità di contratti aumenterà quindi aumenteranno i benefici in termini economici, in quantità di PIPs o punti il target rimane lo stesso. Bene possiamo ora passare al prossimo pattern grafico del prezzo.

Doppio massimo o triplo massimo

Sicuramente avrete già intuito che il doppio massimo è l’effetto specchio del doppio minimo, ma andiamo a vedere ugualmente. Il doppio massimo è un pattern di inversione quindi o cambia il Trend del Prezzo o lo cerchiamo durante un ritracciamento del prezzo per cercare di seguire il Trend principale.

Inizialmente vedremo il prezzo scendere, poi molto probabilmente i venditori per aver chiuso in profitto le loro operazioni in quanto il prezzo ha raggiunto un possibile livello di supporto si aggiungono dei compratori che riescono a far risalire il prezzo creando un pullback o ritracciamento del prezzo ma evidentemente l’interesse nella compra diminuisce ed il prezzo torna a scendere creando un massimo relativo, altri compratori tornano ad acquistare riuscendo a far risalire il prezzo ma giusto al livello anteriore del massimo relativo chiudono probabilmente in profitto, si aggiungono altri venditori ed il prezzo torna a scendere. Così abbiamo 2 massimi relativi che hanno creato una resistenza o già lo era, a questo punto abbiamo un doppio massimo e se si dovesse ripetere un scendi e sali del prezzo che rimbalza al livello dei due massimi relativi individuati senza chiudere possibilmente al di sopra di quella resistenza, avremmo un triplo massimo. Vediamo subito un esempio pratico di un doppio massimo:

doppio massimo tradingSi può dire che non è difficile individuare un doppio massimo “double top”, sì ci vuole pazienza. A questo punto vediamo il primo swing a ribasso, uno swing rialzista ossia un pullback del prezzo o ritracciamento del prezzo, un’apparente continuazione a ribasso ma il prezzo torna a testare la resistenza o livello del primo rimbalzo e poi torna a scendere con uno swing ribassista. Le regole sono le stesse del doppio minimo, quindi occorre aspettare la rottura o “break down” del minimo relativo che si trova tra i due massimi ossia la cosiddetta neckline. Il primo target teorico è l’altezza tra i due massimi e la neckline riportata a ribasso a partire dalla neckline la nostra entrata. Vediamo subito una cattura schermo:

target doppio massimo tradingIn questa cattura possiamo osservare come dopo il breakdown della neckline ed entrata a mercato il prezzo dopo una prima discesa è tornato per ben due volte a livello dell’entrata ma poi ha raggiunto il nostro primo target. Lo Stop Loss ovviamente va messo qualche PIP al di sopra del doppio massimo, sempre per evitare che nel caso di un possibile terzo rimbalzo, quindi un triplo massimo, ci chiuda l’operazione in perdita e poi configurare un nuovo ordine e recuperare la perdita. 

In questa cattura è più chiaro, a parità di time frame (Daily), il pullback che abbiamo commentato nel doppio minimo come possibile entrata, che non sempre accade, e dopo questo pullback ne abbiamo un’altro più profondo che se avessimo messo lo stop loss troppo vicino al primo pullback ci avrebbe chiuso il trade in perdita ! 

Vediamolo sul grafico se non vi fosse chiaro:

doppio massimo target entrata pullbackÈ molto probabile che con l’entrata in “modalità pullback” siano scattati molti Stop Loss proprio perché il prezzo è rientrato nell’area dell’entrata, ma è proprio per questo che bisogna sommare qualche PIP come col doppio massimo va fatto con l’entrata in pullback, comunque un buon rapporto beneficio:rischio molto meglio del teorico 1:1 con l’entrata nella neckline e Stop ai due massimi relativi e poi si ha la possibilità di rientrare a mercato e recuperare la perdita.

Anche nel doppio massimo abbiamo un secondo potenziale Target che è l’altezza dello swing rialzista che precede il doppio massimo o triplo massimo, ma in questo specifico caso, lo swing rialzista o pullback è ridotto, è quello che raggiunge il primo massimo relativo quindi inferiore a 1:1 come rapporto beneficio:rischio, vediamolo inizialmente con un esempio teorico:

secondo target teorico doppio massimo tradingIl secondo target è l’altezza dello swing rialzista che precede il doppio massimo riportata all’entrata, la neckline.

Vediamolo ora su un grafico del Prezzo:

target teorici doppio massimo tradingIn questa cattura abbiamo un esempio più pratico del secondo target teorico per un doppio massimo. È vero che il secondo massimo supera un po' il primo ma l’importante è che la candela o barra non chiuda al di sopra.

Abbiamo anche un’altro esempio di entrata in Pullback. Anche qui è bene capire che con l’entry in pullback il target in quantità di PIP non cambia, ma ricordiamo che va usata la gestione monetaria quindi se stiamo rischiando l’1% del capitale a parità di PIPs con l’entrata in Pullback il rapporto beneficio:rischio aumenta di molto.

Cosa succede se dopo un triplo massimo o minimo il prezzo continua a muoversi in lateralità? Si crea una fase laterale, un canale orizzontale, un rettangolo e può essere di continuazione o di inversione.

Il rettangolo di continuazione o di inversione

Nei rettangoli la forza tra i compratori e venditori si equipara per cui il prezzo non crea una tendenza ma continua a muoversi tra un livello di Supporto ed uno di Resistenza. Individuati questi livelli, visto che queste figure possono durare da pochi minuti a diversi giorni o mesi, si potrà operare sui livelli di S/R cercando il livello opposto come obiettivo, quindi comprare a livello di Supporto e vendere a quello di Resistenza e viceversa quando il prezzo raggiunge la Resistenza vendere cercando il Supporto magari aiutandosi con i pattern delle candele giapponesi (vedi “Strategia Trend Follower” per i pattern candlestick) o cercando divergenze con gli indicatori. Ovviamente come potete immaginare in questa operativa lo Stop Loss sarà fissato a qualche PIP dall’entrata, o meglio dal segnale d’entrata ed il Target è il livello opposto, si hanno in generale buoni risultati con buon rapporto Beneficio/Rischio.

Un’altra forma di operare questi rettangoli, diciamo quella teorica, è aspettare il breakout o breakdown (termini dal significato molto simile, solo cambia se la rottura è verso l’alto “breakout” o verso il basso “breakdown”) del rettangolo, il primo target è uguale all’altezza, al Range del rettangolo ed il secondo target teorico corrisponde alla proiezione dell’altezza dello swing precedente il rettangolo sul punto di breakdown o breakout.

La direzione della rottura della figura ci dirà se si tratta di un rettangolo di continuazione o di inversione.

target teorici rettangolo tradingVediamo un’altro esempio molto simile:

esempio target teorici rettangolo tradingAbbiamo visto due esempi di rettangoli di inversione perché il prezzo ha fatto breakdown quando lo swing iniziale era rialzista. Vediamo ora anche un esempio di rettangolo di continuazione:

esempio target teorico rettangolo tradingOvviamente ricordiamo che è sempre meglio operare a favore del Trend e come detto per le due figure precedenti, la gestione monetaria è d’obbligo, quindi rischiamo una quantità fissa in percentuale del nostro Balance o quantità fissa economica. Anche qui possiamo aspettare che il prezzo al breakout/breakdown crei un pullback quindi entrare al retest del supporto o resistenza perforata quindi lo Stop Loss (“SL”) sarà a pochi PIPs dall’entry aumentando considerevolmente il rapporto beneficio/rischio.

Quando questi rettangoli li troviamo dopo un Up Trend prolungato nel tempo, trattandosi di una congestione del prezzo, potrebbe anche essere sinonimo di distribuzione quindi anche di un possibile cambio del Trend, inizio correzione, i volumi tendono a diminuire, per poi aumentare una volta rotta la figura, la direzione della rottura della figura ci darà la conferma.

Canale dei prezzi

Molto simile al rettangolo ma quando il prezzo si muove lungo un Supporto ed una Resistenza dinamica (inclinate e parallele) si creano i cosiddetti canali del prezzo. Abbiamo il canale rialzista ed il canale ribassista dipendendo dall'inclinazione.

Il primo Target teorico è dato dal Range del canale, l’altezza, il secondo target teorico è sempre l’altezza dello swing che anticipa il canale proiettata sul punto di rottura della figura. Lo Stop Loss sarà fissato ovviamente al lato estremo del canale, solo in caso di entrata con pullback si ridurrà e si aggiungerà qualche PIP o punti dal livello dell’Entry.

target teorici canale tradingÈ molto più probabile che la rottura avvenga in direzione contraria al canale, ossia in direzione dello swing che anticipa il canale, più raramente può anche avvenire in direzione del canale visto che questo a volte diventa una vera e propria tendenza dando maggior forza alla stessa. Quando il canale inizia a perdurare nel tempo è possibile operare sfruttando il supporto e la resistenza, quindi comprando a livello di supporto e vendendo a livello della resistenza magari facendo uso dei pattern candlestick visti nella strategia Trend Follower visto che si tratta di pattern reversal delle candele giapponesi.

Anche alla rottura dei canali ci si può aspettare un pullback del prezzo sulla linea di resistenza o supporto dinamico, questa entrata ci darà un miglior rapporto beneficio:rischio. Vediamo un esempio di canale discendente:

canale discendente tradingIn questa cattura siamo su TF giornaliero (Daily), il breakout è stato seguito da un pullback ed avremmo anche avuto un segnale di acquisto a livello del supporto, la linea inferiore del canale, con una Pin bar segnata col rettangolo color azzurro scuro.

target teorici canale discendente tradingAnche in questo canale abbiamo un Pullback dopo il breakout della linea superiore del canale ovvero la resistenza dinamica, abbiamo marcato in verde tanto il Take Profit 1 come il Take Profit 2. Per chi ha già pratica con le candele giapponesi può osservare una “Morning Star” sul punto del pullback e visto il contesto la doji star sulla linea superiore del canale, resistenza ora supporto (dinamici), era già un buon segnale di fine pullback. Senza dubbio meglio evitare quei canali con delle candele che sembrano filo spinato anche perché se sbagliamo l’entrata, quelle “spike”, le “shadows” ombre, molto probabilmente ci faranno saltare lo Stop Loss.

target teorici canale ascendente trading forexQuesto è un canale ascendente durante un downtrend, abbiamo segnato il TP1, il rango del canale, ed il TP2 l’altezza dello swing che anticipa il canale, possiamo notare come il primo campanello di possibile breakdown avviene quando il prezzo non riesce più a creare nuovi massimi relativi dopo aver rimbalzato sulla linea inferiore o supporto dinamico. Anche qui dopo l’avvenuta rottura della linea inferiore il prezzo è tornato a testare il supporto dinamico ora resistenza per poi continuare con la sua discesa.

Pattern di prezzo Testa e Spalle

Passiamo ora al pattern “Testa e Spalle” dall’inglese “Head and Shoulders”, pattern che come visto finora si trova in due versioni, quella ribassista e quella rialzista, una specchio dell’altra. Al tenere presente la teoria di Charles Dow questo pattern ci offre tutti i segnali d’allerta per avvisarci e poter prendere decisioni, descriveremo come dopo una immagine teorica del pattern tanto nella versione ribassista “bearish” che rialzista “bullish”.

testa spalle top o bearish trading forexTesta spalle “Top” versione “bearish” o ribassista, modello teorico.

testa spalle bottom o bullish tradingAbbiamo citato la teoria di Charles Dow perché, in caso di trend rialzista, quindi la prima immagine, finché ci ritroviamo con la prima spalla (a sinistra) e la testa tutto sembra procedere a favore del trend, ma quando il prezzo dalla testa scende al di sotto della prima spalla (livello di resistenza ora di supporto perforato) e magari anche al di sotto del primo minimo relativo (da dove inizia la neckline) qualche campanello potrebbe suonare, poi al creare la seconda spalla senza aver ancora perforato la “neckline” linea del collo, iniziano a sorgere più dubbi perché i massimi non crescono, sono decrescenti, e probabilmente il secondo minimo relativo è più basso del primo, quindi la teoria di Charles Dow inizia a traballare.

La “neckline” (o linea del collo) generalmente è inclinata verso l’alto ma non c’è una inclinazione ideale, si può trovare in pochi casi orizzontale ed ancor meno rivolta a ribasso. 

È bene ricordare che questo pattern generalmente viene preceduto da un forte Trend accompagnato da Volumi elevati. I volumi della testa seppur elevati sono minori a quelli della prima spalla (quella sinistra) e quelli della spalla destra sono ancora minori rispetto alla testa. Questa diminuzione dei volumi dimostra un minor interesse nell’attivo ed aumenteranno con il breakdown della neckline.

Solo dopo un chiaro breakdown della neckline si può dar per completa la formazione della figura, questo perché a volte il prezzo continua ad oscillare lungo la neckline o a volte può tornare sopra questo livello ma non vuol dire che viene annullato l’effetto reversal della figura.

Ci sono anche casi dove si possono avere due teste o più spalle per questo meglio operare quando si è sicuri di ciò che si vede.

Passiamo a vedere un esempio pratico:

testa spalle bottom bullish trading forexIn questa cattura possiamo osservare un primo swing ribassista (verso la prima “S” a sinistra), un primo ritracciamento che crea la spalla sinistra, un tentativo del prezzo di continuare a scendere senza esito creando la testa “T”,il prezzo torna a risalire ma poi abbiamo un altro swing ribassista che crea un minimo relativo più alto del precedente (la testa) ossia la spalla destra quindi tracciamo la neckline ed il target teorico corrisponde all’altezza tra la testa e la neckline, segnato in verde con una linea verticale. Come possiamo osservare il prezzo non ha subito perforato la neckline con un chiaro breakout ma si è mosso lungo la neckline senza però scendere al di sotto della spalla destra (e tanto meno al di sotto della testa), poi finalmente ha raggiunto il target teorico. 

testa spalle top bearish trading forexEccoci a che fare ora con un testa spalle “Top” ribassista, qui abbiamo segnato con un cerchio arancione il punto di breakdown (rottura a ribasso) per mostrare come molte volte il prezzo torna a fare un pullback, un retest della neckline, bene una entrata sul pullback ci porterebbe ad avere un rapporto beneficio/rischio molto maggiore rispetto rispetto la configurazione tipica perché lo SL (“Stop Loss”) verrebbe messo qualche PIP o punti sopra la entrata (ottimo beneficio/rischio) o a livello della spalla destra ugualmente un buon rapporto beneficio:rischio.

Nella teoria è raccomandato fissare lo Stop Loss qualche punto sopra (testa spalle Top) o sotto (testa spalle bottom) la Testa quindi il massimo più alto o il minimo più basso. Se siete principianti è raccomandato seguire lo Stop Loss della teoria anche se più distante. Non c’è bisogno di dirlo ma anche qui verrà applicata la gestione monetaria quindi si raccomanda rischiare l’1% o il 2% del capitale. Solo se siamo su time frame maggiori come il settimanale si potrebbe aumentare il rischio ad un 5%. Come time frame operativo si raccomanda di cercare questo pattern al di sopra dei 15 minuti. Inizialmente, d’altronde come per tutti i pattern grafici, potrebbe risultare difficile individuare i pattern, per questo consigliamo di provare a cambiare time frame (temporalità) e cambiare lo zoom. Vediamo un esempio:

target testa spalle top trading forexAnche qui si nota chiaramente il pullback dopo il breakdown della neckline, cambiamo time frame, passiamo da H4 al Daily (giornaliero) e aumentiamo lo zoom.

esempi testa spalle bearish trading forexIl testa spalle segnato con (1) è esattamente la cattura al di sopra di questa, mentre dove appare il (2) quasi non si vede nemmeno la formazione del pattern eppure è proprio il primo esempio di testa spalle Top che abbiamo mostrato, certo all’aumentare di time frame si perdono dettagli ma allo stesso tempo si potrebbero individuare pattern grafici che su time frame minori non potremmo vedere.

All’aumentare ancora di time frame (settimanale) il testa spalle (2) diventa una “Evening star” un pattern di candele giapponesi e non è una casualità !

testa spalle evening star forex

I triangoli di inversione e continuazione

Nei triangoli le forze dei compratori e dei venditori non arrivano ad avere un equilibrio come nel doppio o triplo massimo, minimo o come nei rettangoli, dove il prezzo oscilla tra un livello di resistenza ed uno di supporto, ma si comprimono al largo del tempo, comprimono la volatilità e dunque prima o poi ci sarà il breakout o breakdown della figura. Individuare se il triangolo sarà di continuazione inversione lo dirà soltanto il tempo e la direzione nella quale il prezzo rompe la figura.

In via generale si può dire che se il triangolo inizia ad allungarsi nel tempo questo sarà di inversione, un po' come se si trattasse di una fase di accumulazione o distribuzione, quindi anche la sua posizione nel grafico del prezzo potrebbe aiutarci a capire quale direzione prenderà il prezzo alla rottura del triangolo. Mentre con elevata volatilità ed un triangolo decisamente più stretto e non lungo avrà più probabilità di essere un triangolo di continuazione.

Abbiamo diversi triangoli:

  • Triangolo simmetrico

  • Triangolo rettangolo ascendente

  • Triangolo rettangolo discendente

Il triangolo simmetrico ha il prezzo che rimane intrappolato tra due linee convergenti, una che fa da supporto dinamico e l’altra da resistenza dinamica.

triangolo simmetrico teorico tradingIn questo caso teorico si ha il breakout verso l’alto quindi si considera come triangolo simmetrico di continuazione.

Vediamo il Triangolo rettangolo ascendente:

triangolo rettangolo ascendente teorico tradingQui possiamo osservare una chiara resistenza statica sul livello superiore mentre nella parte inferiore si ha un supporto dinamico. Qui la rottura avviene verso il basso quindi si tratta di un triangolo di inversione, si può dire che supporti e resistenze statiche hanno maggior prevalenza rispetto quelli dinamici. Triangolo rettangolo ascendente si riferisce all’inclinazione a rialzo della linea inferiore, il supporto dinamico e la linea superiore orizzontale.

Passiamo ora il Triangolo rettangolo discendente:

triangolo rettangolo discendente teorico tradingIn questo caso, “discendente” si riferisce alla linea superiore o resistenza dinamica mentre la linea inferiore è orizzontale o meglio un supporto statico.

Anche nella rottura della figura dei triangoli è spesso presente un pullback per fare re-test della linea perforata quindi avremo un'ulteriore possibilità di entrata e a parità di target, che ora vedremo, avremo un aumento nel rapporto benefici:rischi visto che lo SL (Stop Loss) si metterà qualche PIP o punti al di sotto dell’entrata, vediamo un esempio teorico:

pullback su triangolo rettangolo trading teoricoIl Target, come per la maggior parte delle figure viste, è il range (l’altezza) del triangolo calcolato dal primo rimbalzo del prezzo al secondo e proiettato al breakout della figura, lo SL va situato all’estremo del triangolo opposto all’entrata, sia un triangolo rettangolo come nel triangolo simmetrico, vediamo subito un esempio:

target teorico triangolo rettangolo forex

Come possiamo intuire in questo caso il rapporto benefici:rischi sarà minore rispetto all'entrata col Pullback, ma ricordiamo che il pullback non avviene sempre !

La rottura della figura del triangolo simmetrico come nel triangolo rettangolo avviene complessivamente tra la metà ed i ¾ della figura del triangolo calcolato dal primo rimbalzo fino l’apice teorico (dove si incrocerebbero le linee superiore ed inferiore).

Vediamo degli esempi pratici, iniziamo con un triangolo rettangolo di inversione:

triangolo rettangolo discendente trading forexIn questo caso come possiamo vedere non c’è stato pullback, scendendo di time frame si poteva osservare il close (la chiusura) di una candela giusto sotto il supporto, questo ci avrebbe confermato il breakdown della figura.

triangolo rettangolo breakdown trading forex

Vediamo ora un esempio di triangolo simmetrico di inversione, molto simile all’esempio teorico in quanto è pure presente il pullback al breakout della figura quindi un’altra possibile entrata. Segnato in linea rossa i due Stop Loss, quello più basso è quello teorico con entrata a breakout, poi quello con entrata in pullback. In verde il Take Profit, l’altezza tra il primo ed il secondo rimbalzo del prezzo tra le due linee convergenti che formano la figura del triangolo simmetrico.

target stop loss triangolo simmetrico trading forex

Per dimostrare come a volte è importante provare a cambiare time frame o cambiare zoom, mostriamo ora la stessa cattura schermo fatta in TF Daily invece che TF H4 dell’esempio superiore:

esempio pratico triangolo simmetrico trading forex

Potrebbe sembrare banale ma non è così, ognuno di noi ha un impatto visivo diverso per questo ripetiamo spesso che è bene cambiare di Time Frame o cambiare lo zoom, comunque sempre che abbiamo due punti possiamo tracciare una linea, se poi il prezzo cambia e la linea tracciata perde di significato la eliminiamo e così facendo poco a poco troveremo le figure di pattern grafici del prezzo menzionate e quelle che andremo a vedere.

È vero forse è più facile trovare un pattern ormai formato e probabilmente che abbia già raggiunto il target, ma con la pazienza si possono anticipare, vediamo qui di seguito una possibile formazione Testa Spalle e certo, sul lato destro un possibile triangolo rettangolo discendente:

triangolo o testa spalle in formazione

Ed eccoci con un probabile Testa Spalle con neckline orizzontale, da manuale se il prezzo raggiunge il target, allo stesso tempo abbiamo un possibile triangolo rettangolo discendente anche se in realtà i rimbalzi del prezzo sono pochini quindi prevalenza al testa e spalle ma il target teorico non cambia è sempre l’altezza dalla neckline alla testa come per il triangolo è il range del triangolo, l’altezza calcolata dal primo al secondo rimbalzo proiettata nel punto di breakdown.

I Cunei

Continuiamo con un pattern, il cuneo, conosciuto spesso col termine Inglese “Wedge”. I cunei sono molto simili ai triangoli, la loro formazione avviene con il prezzo che rimane intrappolato tra due linee convergenti, abbiamo il cuneo rialzista con le due linee inclinate a ribasso ed il prezzo crea massimi più bassi e minimi più bassi e il cuneo ribassista con le due linee convergenti rivolte verso l’alto dove il prezzo crea minimi più alti e massimi più bassi. Abbiamo cunei di continuazione e cunei di inversione, come con i triangoli. Vediamo la formazione teorica dei cunei di continuazione:

cunei continuazione trading forex

Il Target teorico per questo pattern è il range tra il primo picco ed il secondo rimbalzo. Poi eventualmente il secondo target lo si può calcolare con l’altezza dello swing che precede la figura. Lo Stop Loss si situa all’estremo della figura. Questo pattern lo si può trovare formato sia da poche candele e poco tempo (come le bandiere) come da molte più candele e più tempo necessario prima della sua rottura. Come nei triangoli, la rottura della figura avviene intorno ½ e 2⁄3 della figura dal suo inizio fino alla cuspide. In via generale maggior è la durata della figura e maggiore sarà la forza con la quale farà breakout/breakdown.

Vediamo subito la versione di inversione molte volte accompagnata da una divergenza con gli indicatori tecnici come il MACD o l’RSI.

Questi pattern sono spesso accompagnati da un pullback, un retest della linea che viene perforata, tanto nelle versioni di continuazione che quelle d’inversione.

Passiamo a vedere degli esempi pratici iniziando con un cuneo ribassista di inversione:

In questa cattura osserviamo il prezzo provenire dall’alto e poi rimanere tra le due linee convergenti con massimi e minimi decrescenti, il breakout in questo caso ha lasciato un GAP UP, si tratta di mercato azionario ed ha aperto il giorno seguente con il GAP.

Vediamo un esempio di cuneo ribassista:

Qui siamo in una tendenza ribassista, il prezzo congestiona creando minimi e massimi crescenti con breakdown e pullback sulla linea inferiore.

Questo è un cuneo rialzista (di continuazione) siamo in una tendenza rialzista, il prezzo ritraccia dentro le due linee convergenti con conseguente breakout.

Un altro esempio di cuneo rialzista, tendenza rialzista, congestione e continuazione a rialzo.

Concludiamo questo pattern con un cuneo rialzista di inversione:

Qui il pattern crea nuovi massimi e minimi crescenti senza però riuscire a continuare con una tendenza a rialzo, al breakdown del pattern il prezzo crea una nuova tendenza ribassista. Possiamo osservare che è stato anticipato da un cuneo rialzista di continuazione.

Le bandiere

Questo pattern grafico del prezzo non ha varianti di inversione quindi è anche dato per scontato dire che sono di continuazione. Si trovano generalmente dopo un’elevata volatilità del prezzo quindi un trend forte e chiaro che ovviamente avrà bisogno di una pausa, un ritracciamento del prezzo per poter continuare, dicesi anche congestione del prezzo. Di fatto quando ci accorgiamo di essere in presenza di un trend è sconsigliato entrare subito a mercato, sarebbe come cercare di salire su un treno in corsa ! Meglio aspettare la prossima fermata. 

Qui il prezzo inizia una prima correzione, poi cerca di riprendere la direzione ma non riesce a superare l’anteriore massimo o minimo creato dal prezzo e torna a scendere creando un canale del prezzo in direzione contraria alla direzione principale del prezzo. Vediamo una cattura teorica di una bandiera:

Ovviamente in caso di Downtrend sarà l’effetto specchio…

Quindi volatilità elevata, ritracciamento del prezzo che rimane tra due linee parallele come un rettangolo o canale ma di dimensioni ridotte, minor numero di candele o barre e minor durata.

Vediamo subito un esempio, in questo caso siamo in downtrend:

Vediamo un esempio pratico di bandiera in UpTrend:

Qui il prezzo dopo un ritracciamento profondo, il punto più basso che osserviamo nella cattura, è ripartito in direzione del trend principale con forza e come possiamo vedere sono bastate poche candele per far “respirare” il prezzo e riprendere la sua direzione. Proprio perché questa formazione, nel caso di tendenza rialzista crea due o tre massimi, appena vediamo il prezzo fare un primo ritracciamento ed un tentativo non riuscito di superare il massimo anteriore, quindi avremo 2 punti “alti” tracciamo subito una linea tra questi due punti, poi la copiamo e la riportiamo nella parte inferiore, a questo punto o aspettiamo il breakout della linea superiore o impostiamo un ordine pending, ordine pendente all’altezza dell’ultimo massimo, quello più basso, lo SL si colloca qualche punto o PIP sotto il minimo del canale creato.

Il Target o Take Profit teorico è uguale l’altezza dello swing che anticipa la bandiera riportata su punto di breakout, ma è bene andare a vedere dove arriverebbe questo target e cercare di capire se è fattibile, se lo anticipa una Resistenza o un Supporto in caso di downtrend. L’entrata con pullback non è semplice soprattutto se si lavora su time frame bassi come M15-M30 mentre che su temporalità più elevate come H4 o Daily sì che si potrebbe aspettare anche solo la shadow inferiore della candela che segue il breakout.

Come visto la figura si sviluppa con poche candele, in altri casi con più candele o barre ma si può dire che in generale non superano le 20 sessioni, 20 candele.

Conclusioni

Ovviamente ci sono altri pattern grafici del prezzo o formazioni grafiche ma abbiamo scelto quelli più comuni ed importanti che consideriamo siano alla base dell’analisi tecnica.

L’analisi tecnica non muore mai. Lo scriviamo perché si legge un po' di tutto sui social e pur di vendere un prodotto si è disposti a dire molte cose, cambiano un po' i nomi per esempio da “Market Action” a “Price Action” e così via arrivando a nuovi nomi molto fantasiosi. 

Molto probabilmente chi non rimane soddisfatto nell'applicazione dell'analisi tecnica commette l’errore che spesso abbiamo menzionato ossia la non applicazione della gestione monetaria, entrando a mercato con quantità fisse di lotti per esempio o stessa quantità economica ed esposizione finanziaria per ogni operazione, certo così non si va da nessuna parte perché il rischio cambia ogni qual volta cambia l’ampiezza dello Stop Loss per cui basta cambiare attivo, cambiare time frame o pattern grafico e cambierà la quantità di punti o PIPs per lo Stop Loss. Le piattaforme di trading online ci offrono tutto per poter rischiare in termini di percentuale del nostro capitale, ci mostrano la quantità di PIPs o punti per lo SL e ci mostrano anche la quantità economica alla quale andiamo incontro tanto in caso di Stop Loss che di Take Profit.

Ora sta a voi praticare con un conto Demo (come questo) potreste inizialmente allenare l’occhio usando grafici passati e vedere se riuscite ad individuare questi pattern, dove collochereste lo SL ed il Target e vedere come si sarebbe sviluppato il trade. Poi non resta che armarsi di pazienza ed aspettare la formazione di queste figure e non anticiparsi mai, aspettare breakout o pullback sulla rottura del pattern grafico del prezzo.

Non ci rimane che augurarvi buone analisi ed un buon trading !

FAQ

Cosa sono i pattern di prezzo ?

I pattern di prezzo sono figure del prezzo che si formano col passare del tempo e danno un'idea su un possibile prossimo movimento del prezzo

Sono infallibili i pattern di prezzo ?

Assolutamente no ! I pattern grafici del prezzo possono essere utili ma non sempre compiono con quello che ci si aspetta.

Quali sono i pattern di prezzo più affidabili ?

Probabilmente il "Testa e Spalle" è uno dei più affidabili secondo molti trader ma tutti i pattern di prezzo sono affidabili a maggior temporalità (time frame) e quando si trovano nel giusto contesto.

Posso fare trading basandomi solo sui pattern di prezzo ?

Certamente ! I pattern di prezzo sono presenti su tutti i grafici degli strumenti finanziari.

Posso usare i pattern di prezzo sulle criptovalute ?

Certo. Tutto ciò che propone l'analisi tecnico è applicabile sulle criptovalute.

Simo Ilmari Dodero Trader e Analista dei Mercati

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Esperto di analisi tecnica, price action e algoritmi quantitativi applicati al trading online sui mercati finanziari. Si è sempre interessato alla finanza, dedicando gli studi all'analisi grafica e anche all'analisi fondamentale dei mercati finanziari. Esperto nell'utilizzo di Metatrader 4 su cui ha tenuto webinar e corsi per trader principianti e intermedi.

Il 74-89 % dei conti degli investitori al dettaglio subisce perdite monetarie in seguito a negoziazione in CFD. Valuti se comprende il funzionamento dei CFD e se può permettersi di correre questo alto rischio di perdere il Suo denaro