Strategia operativa di Spread Trading

Simo Ilmari Dodero
October 3rd, 2023

Tra tutte le strategie di trading viste finora lo Spread Trading si distingue tra tutte perché, se prima dividevamo le strategie tra Trend Follower e ControTrend, questa non ha necessità di individuare la tendenza. Si opera contemporaneamente con due strumenti finanziari correlati, siano essi con correlazione positiva o negativa.

Approfondiamo l'argomento in questo articolo dedicato, dove parleremo della strategia, della correlazione e degli asset operabili con lo spread trading. Questo è un metodo che tutti i migliori broker online consentono di operare.

Puoi iniziare guardando anche questo interessante video:

Cos'è lo spread trading?

Lo spread trading una strategia nata per proteggere il portafoglio e potremmo menzionare l’Hedging Trading ma ovviamente la useremo per trarre benefici.

Si tratta di aprire due posizioni simultanee, per esempio una Long sull’attivo A ed una Short sull’attivo B. Pensate ad esempio a due compagnie aeree quotate sullo stesso mercato o per lo meno con lo stesso orario di mercato, quindi andremo Long con la compagnia che reputiamo “essere migliore”, con maggior crescita ed allo stesso tempo andremo Short sull’altra compagnia che ugualmente ha dei dati fondamentali a favore. Se entrambe le compagnie continuano a crescere, il nostro guadagno sarà dato dal guadagno Long A meno guadagno Short B. A questo punto è lecita la domanda: “Ma non era meglio andare Long su entrambe le compagnie?”. Un momento però, non abbiamo ancora chiuso le operazioni e siamo a mercato aperto e immaginiamo che ad un certo punto qualche evento esterno fa crollare entrambe compagnie. Ora si che capite il perchè di un trade Long ed uno Short giusto? L'operazione Short sicuramente ha funzionato da paracadute o potrebbe addirittura averci fatto chiudere in profitto. Nell’esempio abbiamo un pò esagerato, ma sono comunque esempi reali perché quando due attivi sono correlati non lo sono sempre al 100% ma ci saranno oscillazioni nella loro differenza (Spread, vi ricorda qualcosa vero?) e sarà proprio questo Spread che andremo ad utilizzare per trarre benefici.

Anche qui, nello Spread Trading, ci sono varie strategie ma noi andremo a mostrarne una in particolare, dove non dovremo andare a studiare i dati fondamentali degli asset o fare analisi tecnica per capire quando e in quale direzione operare per entrambi gli asset finanziari ma vedremo come creare un asset “sintetico” e poi, attraverso ulteriori indicatori, capiremo quando entrare Long su A e Short su B, quando entrare Short su A e Long su B e quando rimanere “Flat” ossia non operare e star fuori dal mercato. Quindi costruiremo una strategia di Spread Trading, avendo regole chiare di entrata e di uscita ed altri concetti che andremo a vedere.

La correlazione nello spread trading

Chiariamo velocemente il concetto di correlazione.

Ci sono tre tipi di correlazione:

  1. positiva

  2. negativa

  3. assenza di correlazione

Nel mercato valutario Forex si dice che due coppie Forex sono correlate quando seguono la stessa tendenza, correlazione positiva o sono completamente opposte quindi correlazione negativa. Ovviamente questa correlazione non è sempre presente infatti basandosi su dati storici passati la correlazione viene espressa in % percentuale. Per provare quanto spiegato nei paragrafi successivi, consigliamo di usare questo broker.

Possiamo poi osservare correlazione tra mercato valutario e mercato delle commodity (materie prime), per esempio il dollaro canadese ed il petrolio. Essendo il Canada grande produttore ed esportatore di petrolio, possiamo dire in generale che quando il prezzo del petrolio aumenta il dollaro canadese aumenta (quindi la coppia USD/CAD scende) quindi correlazione positiva, lo stesso ma con correlazione negativa è lo yen giapponese ed il petrolio visto che il Giappone è grande importatore di petrolio.

Abbiamo poi la correlazione tra materie prime come l’oro ed il dollaro australiano. Essendo l’Australia grande esportatore di oro (ed altri minerali) ma anche il dollaro neozelandese, all’aumentare il prezzo dell’oro le coppie valutarie AUD/USD e NZD/USD tendono ad aumentare.

 Oro/AUDUSD spread tradingQui sopra vediamo un esempio di correlazione positiva Oro/AUDUSD dal 2019 a metà 2022 circa, mercato Forex.

AAL BA spread tradingIn questa immagine abbiamo American Airlines Group (AAL) e The Boeing Company (BA), esempio di correlazione positiva su Time Frame Daily, dal 2017 a metà 2022 circa, mercato Nasdaq.

Anche se si assomigliano molto ci sono momenti in cui i prezzi divergono, c’è una differenza che aumenta “Spread” ed è questa che andremo a sfruttare con le nostre operazioni.

Ethereum e Ripple spread tradingEthereum e Ripple quotati in dollari americani. Time Frame Daily da Dicembre 2021 a Luglio 2022.

Anche qui possiamo osservare una correlazione positiva.

Fiber (EUR/USD) vs Swissy (USD/CHF) Esempio di correlazione negativa, Fiber (EUR/USD) vs Swissy (USD/CHF) da Luglio 2017 a Luglio 2022 Time Frame Daily. 

Spread trading esempio

Se avete capito o meglio se siamo riusciti a spiegarvi le varie correlazioni che ci possono essere tra diversi mercati appartenenti allo stesso settore, a parte quello valutario e materie prime, vediamo ora come un esempio su questa correlazione. 

Come abbiamo detto ci sono svariate strategie di Spread Trading e per creare il nostro asset sintetico potremmo fare così:

  • Prezzo attivo A + Prezzo attivo B, oppure

  • Prezzo attivo A - “meno” prezzo attivo B oppure 

  • Prezzo(A)/Prezzo(B) (prezzo attivo A diviso prezzo attivo B) 

Scegliamo il terzo caso, quindi ciò che faremo sarà prendere il valore di chiusura dell’attivo A, secondo il Time Frame scelto, quindi l’ultimo Close(A), a candela chiusa, e lo dividiamo per l’ultimo Close(B) ed andando a ritroso nel tempo, nelle candele, ci segnamo più valori possibili. Certo che detto così può inizialmente spaventare ma molte piattaforme di trading online permettono di programmare, senza la necessità di essere degli esperti, i propri indicatori, oppure si può usare un foglio di calcolo e prendere i valori delle chiusure da siti che offrono la possibilità di vedere e scaricare lo storico oppure programmi per scaricare lo storico scegliendo diversi time frames.

Quindi creare un asset sintetico dal rapporto del Prezzo(A) sul Prezzo(B) non è per niente complicato.

attivo sintetico dal rapporto del prezzoQui sopra abbiamo il risultato ottenuto dividendo i close del prezzo della coppia Forex AUD/USD per i close del prezzo dell’oro (o XAU/USD) su Time Frame giornaliero.

A questo punto potremmo dire di vendere AUD/USD e comprare Oro quando il grafico scende e comprare l’Aussie e vendere Oro quando il grafico cresce.

Innanzitutto ricordiamo che l’esposizione economica deve essere la stessa per entrambi gli strumenti finanziari, cioè non avrebbe senso investire 1.000€ sull’AUD/USD e 2.000€ sull’Oro anche se crediamo che l’Oro avrà la meglio (che sia Long o Short) quindi bisogna essere sicuri di esporsi con la stessa quantità economica. Molte piattaforme di trading chiedono direttamente quanti soldi vogliamo investire nell’eventuale acquisto o vendita di un attivo e nella divisa del nostro portafoglio. Lasciamo per un momento questo argomento a parte e vediamo come sfruttare l’asset sintetico creato.

Anche qui ora abbiamo varie opzioni, potremmo per esempio creare una media semplice di questo asset a “x” periodi ed entrare Long sull’Aussie e short sul Gold quando il nostro grafico incrocia dal basso verso l’alto la media mobile e viceversa quando lo fa dall’alto verso il basso. È un metodo lecito, oppure usare anche due medie mobili, un po’ come chi fa trading con le medie mobili. 

Se il numeratore aumenta (A=Aussie) ed il denominatore (B=Gold) rimane uguale o diminuisce, il rapporto A/B aumenta e il nostro sintetico cresce. Ovviamente sarà il contrario nel caso in cui il numeratore (A) diminuisca ed aumenti il denominatore (B). Se entrambi gli asset crescono con la stessa forza il rapporto rimarrà lo stesso, situazione più teorica perchè ci ritroveremo con il nostro sintetico in linea orizzontale, mentre nella pratica la lateralità sarà formata comunque da piccole oscillazioni del prezzo in rari casi orizzontale.

Ma ritorniamo su quanto detto prima riguardante lo Spread tra due asset correlati. Abbiamo detto che questo può aumentare quando i prezzi divergono (diminuisce la correlazione) per poi tornare su livelli più o meno uguali quando aumenta la loro correlazione, un ritorno alla “normalità”. Se avete già letto una delle nostre strategie con le Bande di Bollinger, o conoscete già questo indicatore, bene, calza a pennello.

Praticamente useremo la strategia Bollinger breakout & break in sul nostro Spread tracciato graficamente. Ricordando velocemente come si creano le bande di Bollinger, a partire da una media semplice MA a 20 periodi (la Banda centrale, certamente personalizzabile) si somma 2 volte la deviazione standard (o scarto quadratico medio) per avere la banda superiore ( SMA(20)+2std(SMA(20)) ) e per la banda inferiore si sottrae quindi SMA(20)-2std(SMA(20)). Anche il valore 2 è modificabile ma cambiando inizialmente i decimali per esempio 1,8 o 2,2 . Eventualmente facendo un backtest anche visuale se vediamo che viene meglio aumentare o diminuire il numero di deviazioni o aumentare il numero di periodi da 20 a 50 o fino 200.

All’aumentare le deviazioni le bande si dilateranno, si amplieranno, riducendo il numero di segnali e di operazioni, come vedremo in seguito, mentre riducendo il numero di deviazioni le bande si stringono aumentando il numero di segnali, di falsi segnali, ed il numero di trades. Come sempre ricordiamo che non ci sono strategie con un WIN% (WIN ratio) uguale al 100%. Comunque per iniziare applicheremo al nostro strumento le Bande di Bollinger con i suoi valori di default.

Torniamo sul grafico che abbiamo creato facendo il rapporto del Prezzo dell’Aussie (AUD/USD) e quello dell’Oro ed applichiamo quindi le Bande di Bollinger:

bande di bollingerAdesso l’operatività sul nostro asset sarà come detto precedentemente e apriremo simultaneamente Long AUD/USD e Short Gold.

Potrebbero verificarsi queste 2 situazioni:

  • Quando lo Spread scende al di sotto della banda inferiore e chiude al suo interno - quindi raggiunge il Target - chiuderemo entrambe le operazioni quando raggiungeremo la banda centrale, la SMA(20)

  • Viceversa apriremo Short AUD/USD e Long XAU/USD (Gold) quando lo spread uscirà al di sopra della banda superiore e chiuderemo quando raggiungerà la banda centrale.

Vediamo le possibili entrate Long e Short:

entrate long e short spread tradingAbbiamo le regole di entrata (entry strategy), la regola d’uscita (exit strategy), l’esposizione finanziaria (lotti, contratti, valore economico investito) che dovrà essere uguale per entrambi gli asset, ci manca lo Stop Loss. Lo Stop Loss sarà fissato ad una certa distanza dall’entrata ed andrà rispettato, sempre, un po' come si fissa quando si opera sul grafico del prezzo e si sommano o sottraggono “x” PIPs dall’entry, una gestione monetaria che limiterà le nostre perdite. Meglio perdere chiudendo entrambe le operazioni (limitando la perdita) ed aspettare un prossimo segnale.

Per quanto riguarda l’esposizione finanziaria è bene ricordarsi che dovrà essere della stessa quantità per entrambi gli strumenti finanziari e non va confusa con la quantità di contratti o lotti nel caso in cui la piattaforma li richieda. Forse ci ripetiamo ma la maggior parte delle piattaforme di trading online oggi giorno ci mostra il controvalore finanziario mentre altre invece ci chiedono direttamente l’esposizione finanziaria sull’asset che stiamo acquistando o comprando in valuta del nostro deposito. Oltre a questo ci permettono di operare con la leva finanziaria aumentando benefici e perdite. Con questa strategia per esempio potremmo usare una leva X2 su entrambi gli asset ma è bene mantenere sempre la stessa leva e non esagerare.

Quindi una volta creato il nostro indicatore Spread ci concentreremo unicamente su questo grafico, non ci importerà il Trend degli asset e vediamo il perchè anche con degli esempi grafici. Trattandosi di una divisione tra due valori A/B supponiamo che compriamo A (freccia verde) e vendiamo B (freccia azzurra) abbiamo le seguenti possibilità per trarre benefici:

  • A aumenta, B aumenta però con minor forza rispetto ad A (due asset in Uptrend).

correlazione 1 spread trading

  • A aumenta, B rimane in lateralità, assenza di trend per B.

correlazione 2 spread trading

  • A aumenta e B diminuisce e va in downtrend (apparentemente situazione ottima perchè stiamo comprando A e vendendo B ma non sappiamo con quale forza si muovono quindi non vuol dire che sia la miglior situazione)

correlazione 3 spread trading

  • A rimane in lateralità e B diminuisce (downtrend), siccome stiamo vendendo B ed A non cambia, traiamo profitto dalla vendita.

correlazione 4 spread trading

  • A scende ma con minor forza rispetto B che scende ugualmente, quindi tutti e due gli asset sono in downtrend ma ricaviamo benefici dall’asset B che stiamo vendendo.

correlazione 5 spread tradingOvviamente il concetto sarebbe lo stesso se ci trovassimo in condizioni di acquistare B e vendere A.

Per questo motivo non ci interessa più il trend degli asset ma solo il loro quoziente, il nostro Spread indicator che con l’aiuto delle Bande di Bollinger ci aiuterà a capire quando aumenteranno le probabilità di una corretta entrata a mercato in modalità Spread Trading.

Asset operabili con lo Spread trading

Gli asset operabili con questa strategia sono davvero tanti, non vi forniamo una lista ma l’importante è capire dove applicare lo Spread Trading e dove no.

Abbiamo ripetuto spesso che devono essere asset correlati e la correlazione la si può osservare soltanto grazie ai dati storici ma limitarsi a questo non è sufficiente, devono appartenere allo stesso settore di mercato, avere gli stessi orari di mercato, essere correlati con logica, perché se cerchiamo asset che sono in tendenza da una decina di anni ne troviamo ma se questi non hanno nulla a che vedere l’uno con l’altro e non ha senso fare spread trading con questi attivi.

Iniziamo a dire dove non conviene fare spread trading. Una domanda che viene spesso fatta è: “Si può fare spread trading nel mercato Forex?”. La risposta è dipende, facciamo subito un esempio EUR/USD e GBP/USD. Sono asset correlati ma EUR/USD diviso GBP/USD da come risultato EUR/GBP, abbiamo già EUR/GBP come coppia Forex quindi in questo caso non conviene fare spread trading tra queste due coppie e pagare due spread (con spread in questo caso ci riferiamo allo spread che si paga quando si acquista o si vende una valuta). Possiamo dire che non conviene fare spread trading tra coppie Forex che hanno una valuta in comune.

Oltretutto la correlazione tra coppie Forex non è sempre elevata, possiamo cercare su Time Frame settimanale coppie Forex con correlazione maggiore al 70% (e senza valute in comune) per poi cercare entrate su TF Daily ma la loro correlazione cambia col tempo, il tempo di rendersi conto che sono correlate e questo cambierà. Vediamo qui sotto un'immagine di valute che in settimanale dimostrano avere oltre un 70% di correlazione in più. Abbiamo aggiunto XAG/EUR e XAU/USD (Argento quotato in EUR ed Oro in dollari americani, avremmo potuto anche mettere XAG/USD e XAU/USD, nel loro rapporto USD sparisce e rimane il rapporto tra le materie prime Argento ed Oro).

XAGUSD e XAUUSD

In alto (la linea azzurra) abbiamo la correlazione tra argento in EUR ed oro in USD, le altre linee sono coppie senza valuta in comune con correlazione superiore al 70% come possiamo osservare la nostra linea azzurra non scende al di sotto del 60% e nell’arco di tempo che abbiamo tende a superare il 90% mentre le coppie Forex sono passate dal tenere correlazione positiva a correlazione negativa per poi cambiare di nuovo, quindi sono poco affidabili. 

Abbiamo a disposizione quindi asset migliori per lo spread trading, come materie prime, indici borsistici europei (CAC 40, IBEX 35, FTSE MIB, EURO STOXX 50, DAX ed il UK100 quindi tutte le possibili combinazioni), indici americani Nasdaq 100, S&P 500 e Dow Jones, azioni con il loro listino di appartenenza (per esempio GOOG e Nasdaq) e azioni tra azioni appartenenti allo stesso settore GOOG vs AAPL (Google vs Apple, giganti tecnologici), Intel vs AMD ma anche AMD vs NVDA, Netflix vs Disney, Amazon vs Alibaba vs eBay, compagnie telefoniche, automobilistiche ed aeree, titoli obbligazionari per esempio i Treasury Bond a 3 vs 10 anni. Tra le materie prime abbiamo citato Oro ed Argento, abbiamo l’Heating Oil vs Natural Gas, WTI vs Brent , Criptovalute BTC, ETH, XRP etc. 

Insomma davvero tanti titoli a disposizione, certo dipenderà poi dal broker nel quale lavorate trovare determinati certi asset finanziari, ma la maggior parte dei broker offre un buon ventaglio di asset e certamente non mancano gli indici americani ed azioni.

Bene, a questo punto resta a voi provare questa strategia con un conto Demo. Potreste iniziare con pochi asset alla volta per capire dove meglio vi trovate, eventualmente provare a cambiare i parametri delle Bande di Bollinger ma abbiamo visto ottimi risultati con i parametri di default ossia 20 periodi e 2 deviazioni e leva finanziaria X2 ossia ogni volta che si investe su un indice o azione, si investe due volte il capitale disponibile.

Scopri anche la strategia di Fibonacci.

Simo Ilmari Dodero Trader e Analista dei Mercati

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Esperto di analisi tecnica, price action e algoritmi quantitativi applicati al trading online sui mercati finanziari. Si è sempre interessato alla finanza, dedicando gli studi all'analisi grafica e anche all'analisi fondamentale dei mercati finanziari. Esperto nell'utilizzo di Metatrader 4 su cui ha tenuto webinar e corsi per trader principianti e intermedi.

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